E' morto Nanni Svampa: Milano piange un grande della musica popolare / VIDEO

Il fondatore dei Gufi aveva 79 anni, è morto a Varese

Nanni Svampa

Nanni Svampa

Milano, 27 agosto 2017 - Addio a Nanni Svampa. Il cantante fondatore dei Gufi, gruppo che portava sul palco la canzone popolare lombarda assieme alla comicità e alla satira politica e sociale, è morto a Varese a 79 anni.

Nato nel quartiere popolare Porta Venezia a Milano nel 1938, Svampa si era trasferito a Porto Valtravaglia, sul lago Maggiore. Venendo adottato così da una provincia che ha dato i natali, tra gli altri, anche a Dario Fo e dove la canzone e la comicità si respirano nell'aria. Svampa debutta sulle scene milanesi in due riviste goliardiche bocconiane nel 1959.  Laureato in Economia alla Bocconi, a metà degli anni Sessanta fonda il gruppo di cabaret teatrale 'I Gufi' con Roberto Brivio, Gianni Magni e Lino Patruno. Negli stessi anni si dedica a due spettacoli sulla canzone in lingua milanese, in scena al Piccolo Teatro e di cui firma anche testi e regia. Con 'Nanni Svampa canta Brassens', del 1968, la sua fama si diffonde anche fuori dalla Lombardia. Insieme a Fabrizio de Andrè, diventa il riferimento italiano per le melodie del maestro francese della canzone d'autore. Negli anni Settanta alterna l'impegno sociale e politico con la ricerca sui canti tradizionali della sua terra. Dagli anni Ottanta avvia anche una carriera da attore per il cinema e la televisione, con ruoli soprattutto da caratterista. Considerato l'ultimo grande esponente della canzone in dialetto, che ha ormai smesso di risuonare nelle osterie meneghine mescolata a battute e canti popolari, Svampa ha continuato a lavorare fino all'ultimo tra teatri e locali.

SALA: "VOCE AUTENTICA DELLA CANZONE LOMBARDA" - Il primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala, ha ricordato il cantautore con un tweet: "Addio a Nanni Svampa. Ironico artista milanese, con lui perdiamo una delle voci più autentiche della canzone lombarda"

MARONI: "CANTORE IRONICO DI UNA MILANO UMANA" - Anche il governatore lombardo Roberto Maroni è intervenuto con un ricordo sui social per il cantante milanese: "Addio a Nanni Svampa, cantore pieno di ironia di una Milano dal volto umano". 

CAPPELLINI: "CI HA LASCIATO GRANDE EREDITA'" - "Ci ha lasciato così, il grande Nanni Svampa, in una calda notte d'estate, a domandarci se saremo bravi a conservare e a tramandare la sua importante eredità", il commento dell'assessore Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia, Cristina Cappellini. "Lo ricordo, l'ultima volta dal vivo, - recita ancora il post - sul palco di Regione Lombardia, durante il Lombardia Expo Tour, al fianco di Davide Van De Sfroos e di tanti artisti, giovani e meno giovani, che ora hanno il dovere di raccogliere il testimone e portare avanti, con la musica e il teatro, l'identità culturale milanese e lombarda - ha aggiunto -. Proprio come Nanni ha fatto, magistralmente, in tutta la sua carriera".

IL COMUNE DI MILANO: "CITTA' COLPITA PROFONDAMENTE" - "Milano perde un interprete attento e sensibile della sua anima più profonda, un vero appassionato della milanesità", è quanto si legge in una nota del Comune di Milano. "La scomparsa di Nanni Svampa - si legge nella nota - colpisce profondamente Milano, le cui tradizioni musicali sono state l'ossatura del suo pensiero critico e della sua ispirazione artistica. La sua esperienza, attenta anche alle più piccole trasformazioni della società in cui viveva, ha saputo innovare linguaggi e sonorità - milanesi ma anche lombarde e francesi - adattandoli a un sentire moderno, impegnato, sempre attuale".

BRIVIO: "SVAMPA HA SCRITTO E LAVORATO PER MILANO" - "La milanesità è un termine particolare, che ti identifica. Svampa ha lavorato per Milano, ha scritto per e su Milano, non si può dire che non avesse milanesità": così Roberto Brivio, che ha suonato ne I Gufi assieme a Nanni Svampa, ha ricordato l'amico scomparso ieri, ospite in studio al Tg Rai della Lombardia. "Non ha fondato lui I Gufi - ha ricordato Brivio - siamo nati in tre-quattro insieme. Oltre che essere un collega, era un caro amico. Scrivevamo canzoni diverse, lui più impegnate, io più popolari. Anche se dagli anni '80 non abbiamo fatto più concerti, siamo rimasti amici e ho per lui grande e profonda stima".

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