Coronavirus, più controlli sulla movida: 21 multe e due bar chiusi

Sanzioni per il mancato uso di mascherina all'aperto e all'interno dei locali. Ma anche assembramenti e tavoli troppi vicini

Controlli della polizia nei luoghi della movida (foto repertorio)

Controlli della polizia nei luoghi della movida (foto repertorio)

Milano, 9 ottobre 2020 - Giro di vite contro la movida senza regole e, soprattutto, contro i frequentatori dei locali che vanno in giro senza mascherina. Dopo la linea dura del Governo, che ha reso obbligatori i dispositivi di protezione in luoghi all’aperto in cui sono presenti altre persone, il sindaco Giuseppe Sala ha annunciato un’intensificazione dei controlli anche da parte della polizia locale, nell’ambito dell’ulteriore giro di vite pianificato durante la riunione di mercoledì del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. E così è stato.

Il bilancio della prima serata ha visto 21 per il mancato uso della mascherina: 18 violazioni sono per mancato uso della mascherina all'aperto, tre per mancato uso dei dispositivi all'interno di altrettanti locali della città. Per due bar è scattata la chiusura immediata per cinque giorni: a farne le spese un locale in via Melzo, per assembramenti all'interno, e un altro in corso Garibaldi, dove gli agenti hanno notificato un'ordinanza della prefettura.  Le 10 pattuglie dei ghisa in giro per la città hanno verificato anche l'osservanza del distanziamento nei pubblici esercizi, contestando una violazione per tavoli troppo ravvicinati in un locale di corso Garibaldi ed emettendo 2 sanzioni per maggiore occupazione dello spazio concesso. "La Polizia locale sta portando avanti da mesi un'attività costante di controllo del territorio per garantire il rispetto delle norme anti Covid - ha sottolineato la vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Anna Scavuzzo - Maggiore attenzione è stata dedicata alle zone della movida dove, purtroppo, sono state riscontrate diverse violazioni. Non c'è nessun accanimento contro i più giovani, ma i dati sui contagi ci dicono che non è il momento di abbassare la guardia. Serve grande attenzione e responsabilità da parte di tutti", ha concluso Scavuzzo.  

 

 

: "Restrizioni ulteriori sull’orario dei locali? No, al momento no. Quello che faremo a partire da stasera (ieri, ndr) è concentrare i nostri vigili urbani in alcune aree della movida, come piazza Gae Aulenti, zona Sempione e Navigli. Ci stiamo suddividendo i ruoli tra le varie forze di polizia, coordinati dal prefetto", ha chiarito Sala in un’intervista a Sky.

Ieri sera, i carabinieri si sono concentrati dalle 21 sulla zona della Darsena. La polizia si è dedicata all’Arco della Pace: situazione sotto controllo e tavolini esterni pieni solo in alcuni locali. Il monitoraggio proseguirà anche nel weekend in chiave anti-assembramenti e per sanzionare chi non indossa la mascherina, il cui utilizzo tassativo dalle 18 alle 6 è previsto già dal 16 agosto nei luoghi dove non è possibile mantenere la distanza. Del resto, la seconda ondata dei contagi è partita, lo ammette anche Sala: "I contagi sono in aumento e l’attenzione è molto alta" . Milano sarà in grado di fronteggiarla? E cosa hanno imparato le istituzioni dalla prima ondata partita lo scorso febbraio? Sala ha risposto così: "A Milano abbiamo avuto 2.304 decessi da Covid, probabilmente un migliaio nelle case di riposo. Quella è la prima cosa che abbiamo imparato: i focolai si diffondono in luoghi specifici. Negli ospedali e nelle case di riposo. Per questo insisto con la Regione Lombardia che bisogna recuperare capacità di presidio territoriale".

Capitolo vaccini anti-influenzali. Sala ha gettato un po’ d’acqua sul fuoco delle polemiche con Palazzo Lombardia sui problemi che riguardano l’insufficienza delle dosi: "Noi vogliamo far vaccinare tutti i dipendenti comunali e non è che ci mettiamo a piangere perché la Regione non ci darà i vaccini. Ma da lì ho preso lo spunto per sollevare il problema sull’approvvigionamento dei vaccini, ci sono state gare andate a vuoto. Ora dal Pirellone dicono che è tutto a posto? Bene. Nel momento in cui noi abbiamo lanciato l’allarme, però, non era così. Se in questi ultimi giorni hanno rimediato, io sono contento".

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