Il Comune risponde al Caim sulle moschee: "Siamo sulla strada giusta"

Il vicesindaco Scavuzzo: "Il Comune di Milano vuole garantire una risposta alla necessità di luoghi adeguati per la preghiera e per l'incontro nei tempi più brevi possibili, ma con modalità che siano certe e inoppugnabili"

Musulmani in preghiera

Musulmani in preghiera

Milano, 7 novembre 2016 - Il vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo e l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran hanno replicato in una nota al Caim, coordinamento associazioni islamiche di Milano, che ha deciso di fare ricorso al Tar contro lo stop al bando per la realizzazione di nuovi luoghi di culto in città. "Il Comune di Milano vuole garantire una risposta alla necessità di luoghi adeguati per la preghiera e per l'incontro nei tempi più brevi possibili, ma con modalità che siano certe e inoppugnabili", ha spiegato il vicesindaco.

"L'amministrazione ha avviato il percorso di redazione del Piano per le attrezzature religiose imposto da Regione Lombardia - prosegue la nota -, l'ampia partecipazione delle diverse comunità alla prima fase di consultazioni ci dimostra che siamo sulla strada giusta". "Prendiamo atto della scelta del Caim di ricorrere al Tar contro la sospensione del bando per l'assegnazione di aree destinate alla realizzazione di nuovi luoghi di culto approvato dalla giunta precedente - sottolineano gli assessori -. Non possiamo però che ribadire le ragioni che ci hanno portato a quella decisione".

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