Coronavirus: morto Roberto Angiolini, l'uomo che lanciò il rally in Italia

Dal padre aveva ereditato il Jolly Club, la più celebre e importante scuderia privata italiana

Roberto Angiolini (Ansa)

Roberto Angiolini (Ansa)

Milano, 5 aprile 2020 - Per complicanze da coronavirus si è spento nella sera di sabato Roberto Angiolini, animatore del Jolly Club - la più celebre e importante scuderia privata italiana - che dal 1967 in poi che ha lanciato piloti del calibro di Carlos Sainz, Miki Biasion, Didier Auriol, Franco Cunico, Alex Fiorio, Dario Cerrato, facendo fi fatto conoscere e crescere la specialità dei rally in Italia.

Figlio d'arte, perché il padre Mario e la madre Renata coltivavano fin dal Dopoguerra la passione per i motori ed erano impegnati nelle gare tutti i weekend, Roberto Angiolini lasciò il volante - era un promettente pilota - e prese le redini del Jolly Club (fondato nel 1957) dopo la scomparsa del padre. Con una inedita e moderna modalità di gestione, fece crescere rapidamente il Jolly Club stringendo accordi con Lancia e Alfa Romeo per affiancare alle attività ufficiali un vero plotone di piloti privati e di nuovi talenti. Così, a partire dai debutti agonistici delle Lancia Flavia e Fulvia e delle Alfa Giulia, le iniziative del Jolly Club nel rally e nel campionato turismo permisero a molti 'debuttanti' di mettersi in luce e diventare rapidamente professionisti. La scuderia dava un importante sostegno ai privati, con importanti sconti per auto, gomme e ricambi, con premi in denaro e soprattutto con un inedito supporto nelle gare (il Jolly fu il primo a realizzare furgoni specifici per l'assistenza, con attrezzature e generatori a bordo). Ma da quegli anni in poi, forte dell'importanza che il Jolly Club aveva raggiunto anche nel panorama internazionale, Angiolini affidò auto ufficiali a piloti anche stranieri come Carlos Sainz, Miki Biasion, Didier Auriol, Franco Cunico, Alex Fiorio e Dario Cerrato.

Angiolini ebbe anche la felice intuizione di avvicinare il mondo dei grandi marchi alle competizioni, con storici accordi di sponsorizzazione come quelli di Totip, Fina, Martini & Rossi e Repsol. Abbandonate le originali colorazioni delle auto del Jolly - auto rossa, cofano bianco con fascia tricolore longitudinale - con quelle livree promozionali hanno tagliato vittoriosamente centinaia di traguardi modelli iconici come le Lancia 037, Delta S4, Delta HF Integrale, ma anche Fiat, Alfa e Ford.

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