Giovane ucciso a Pessano, centinaia in piazza per "Limo": l’assassino ha le ore contate

Una folla commossa di amici ha salutato Simone Stucchi, 22enne ucciso con 4 coltellate

manifestazione per "Limo"

manifestazione per "Limo"

Pessano con Bornago, 2 ottobre 2021 - L’assassino di via Monte Grappa ha le ore contate. Fra villette e giardini i segni dello scontro non si vedono quasi più. Eppure qui, Simone Stucchi, 22 anni, è stato ucciso con quattro coltellate mercoledì sera, durante uno scontro fra gang rivali. Una storia che ha scioccato due comunità, quella di Pessano, dove i due gruppi si sono dati appuntamento per il regolamento di conti finito nel sangue, e quella di Vimercate, dove la giovanissima vittima viveva e dove ieri sera si sono radunati 400 amici. In silenzio per un minuto, per salutare “Limo”, come lo chiamavano.

«Vogliamo che sia ricordato per il ragazzo meraviglioso che era", le parole di mamma Daniela, papà Massimo e del fratello Andrea, affidate a un’amica di famiglia, davanti alla folla di ventenni con i volti bui e le lacrime agli occhi. Le campane della chiesa, i fiori e un palloncino appesi alla serranda dell’edicola nella quale i genitori hanno cercato di insegnargli un mestiere dopo quei piccoli precedenti per falso e droga. "Lunga vita a Limo", hanno urlato in coro in piazza Unità d’Italia. Il gruppo resta compatto. All’incontro le facce sono diverse: studenti più giovani, qualcuno che lavora, italiani e stranieri, tutti condividono una sola cosa: quel rapporto esclusivo che li lega l’uno all’altro, una compagnia di ragazzi, un territorio, la musica e le relazioni che corrono veloci sui canali telematici. I carabinieri, intanto, indagano in silenzio.

Hanno ascoltato tutti quelli che sono riusciti a rintracciare, oltre una decina su un totale di almeno 25 persone che erano lì quella maledetta sera. Stanno costruendo un quadro solido che regga al vaglio del giudice. Il cerchio intorno all’accoltellatore si stringe. Il movente delle vecchie ruggini appare più chiaro e confermerebbe quell’intreccio di storie di spinelli e sentimenti di cui si sospetta fin dall’inizio. I testimoni hanno raccontato lo scontro, le urla dei feriti e la fuga generale alle prime sirene. Fra chi scappava c’è anche l’omicida che sta vivendo, rintanato in casa nel tormento, le sue ultime ore di libertà.  

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