Donna morta dopo liposuzione, fissata l'autopsia

Indagato per omicidio colposo il medico chirurgo che l'ha operata a Milano

Una sala operatoria (foto di repertorio Newpress)

Una sala operatoria (foto di repertorio Newpress)

Milano, 19 aprile 2018 - È stata fissata per martedì prossimo, 24 aprile, l'autopsia sul cadavere di Ana Maria Cracium, la romena di 36 anni morta l'11 aprile scorso in un hospice nel Bresciano dopo un intervento di liposuzione a cui si era sottoposta il 5 luglio e che, secondo la denuncia del compagno, avrebbe causato il decesso dopo "mesi di agonia" e dopo un lungo ricovero anche in un ospedale di Bucarest. Nell'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Luisa Baima Bollone e condotta dal Nas dei carabinieri, è indagato per omicidio colposo il medico chirurgo di un centro di chirurgia plastica ed estetica, che si trova in centro a Milano.

La donna, secondo la denuncia del compagno, assistito dal legale Laura Gravina, ha vissuto "nove mesi di agonia": dopo la liposuzione è tornata in Romania dove è stata operata più volte per una "fascite necrotizzante", ossia una grave forma di infezione legata all'intervento nella clinica, stando sempre alla denuncia, e a causa della quale è morta. Il decorso "causale" fino alla morte, invece, secondo la difesa, dovrà essere analizzato anche attraverso gli accertamenti autoptici. Il chirurgo, infatti, ha spiegato il difensore, "ha seguito tutte le regole e le prescrizioni anche nella fase post operatoria, prescrivendo antibiotici alla signora che poi è tornata in Romania".

 

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