Ragazza morta a Ibiza. Le ultime parole: "Sono sul terrazzo a rilassarmi". Poi il mistero

Elena Livigni, 21 anni, giù dal quarto piano. La polizia punta il dito contro il fidanzato Kamil, casa e studi tra Canada, Parigi e Spagna

Elena Livigni

Elena Livigni

Milano - Ventisei anni, nato a Casablanca. Del fidanzato Kamil, con cui aveva iniziato una relazione a febbraio, la ventunenne italo-spagnola Elena Livigni Gimenez, studentessa a Barcellona nata a Cartagena e residente a Milano, parlava solo bene. Stando, almeno, ai racconti delle amiche e della mamma che erano sempre in contatto con lei. La notte della tragedia, secondo quanto emerso nei giorni scorsi, a un’amica aveva confidato di essere sul terrazzo, a rilassarsi, contenta mentre assaporava i primi momenti di una breve vacanza che si era concessa insieme al suo ragazzo dopo la sessione di esami e per lasciarsi alle spalle l’anno difficile della pandemia.

Cosa sia successo poco dopo, è ancora da ricostruire. Di certo lei e il fidanzato sono precipitati giovedì notte dal quarto piano dell’hotel Torre Mar, a Ibiza, e sono stati trovati senza vita. Gli inquirenti spagnoli stanno cercando di fare luce sulla tragedia. E la famiglia di Elena, secondo indiscrezioni, è ora in Spagna dove due giorni fa sono stati resi noti i risultati dell’autopsia sul corpo della ragazza, che successivamente potrà essere rimpatriato: al momento, gli inquirenti confermano come ipotesi principale quella iniziale del femminicidio-suicidio, come ha fatto sapere una fonte della Polizia Nazionale, ricordando comunque che l’indagine resta aperta e che non è semplice ricostruire le circostanze in cui i due giovani hanno perso la vita.

Le altre ipotesi sono il doppio suicidio o quella dell’incidente finito in tragedia. "Io non credo né al femminicidio e né al suicidio", avrebbe confidato ad amici e conoscenti Carmen Gimenez, la mamma della ragazza, professoressa di lingua spagnola all’Università Bocconi. Probabilmente, pensando al rapporto "sereno", come hanno sottolineato anche le amiche, che Elena viveva con Kamil. Questo almeno trapelava dalle conversazioni a distanza con la giovane, tramite messaggi, telefonate e videochiamate. Alla polizia spagnola non risultano denunce per maltrattamenti a carico del presunto aggressore e il governo spagnolo non avrebbe ancora incluso il nome di Elena Livigni Gimenez nella statistica ufficiale delle vittime di presunti femminicidi.

Di Kamil si sa che aveva studiato Business administration in Canada, Letteratura francese a Parigi, e che a Barcellona si era trasferito per studiare in una università privata. La stessa città nella quale si era spostata Elena, dopo il diploma, nel 2018, preso al liceo classico europeo dell’Educandato statale Emanuela Setti Carraro Dalla Chiesa, l’ex Collegio delle Fanciulle di Milano, per proseguire gli studi al prestigioso Esade di Barcellona. A presentarli era stata una delle amiche di Elena, che aveva conosciuto Kamil nella stessa università. La ragazza è rimasta vittima di un gesto violento? Lui l’ha seguita disperato? Sono precipitati per un tragico incidente? Sono interrogativi ancora senza risposta.  

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