Morìa di pesci nel Naviglio: è allarme

Le Sentinelle del Parco Sud: nonostante le segnalazioni ancora non si è trovato un sistema efficace

Moria dei pesci

Moria dei pesci

Gaggiano, 26 novembre 2021 - È allarme tra gli animalisti e gli ambientalisti del Sud Milano. Sono le Sentinelle del Parco Agricolo, da anni impegnate in iniziative e progetti di salvaguardia ambientale. Sono volontari, persone che la domenica mattina si svegliano presto, indossano gli stivaloni di gomma e si immergono fino alla vita nelle rogge sporche, con le acque melmose, per recuperare i rifiuti che l’inciviltà fa accumulare nei corsi d’acqua. Non solo: le Sentinelle, in questo periodo, sono impegnate a monitorare rogge e corsi d’acqua che derivano dal Naviglio Grande, ora in asciutta per le consuete opere di manutenzione.

Gli animalisti lanciano l’allarme: "Ogni anno la stessa storia - commentano i volontari delle Sentinelle Parco Agricolo Sud Milano -. È iniziata l’asciutta totale sul Naviglio Grande e in alcune zone, per esempio nei corsi che attraversano Gaggiano, gli animali sono rimasti intrappolati all’interno di buche o fosse e rischiano di morire se il livello dell’acqua diminuisce eccessivamente, come in questo caso. Nonostante siano state fatte innumerevoli segnalazioni da parte dei cittadini - aggiunge Tony Brus, una delle Sentinelle più attive -, ancora non si è trovato un rimedio efficace per evitare queste atroci mattanze". La cosa peggiore, secondo i volontari dell’ambiente, è che si tratta "non di secche accidentali, ma schedulate.

Il recupero dei pesci è necessario - ancora le Sentinelle - perché sono abbandonati a una tortura terribile: muoiono lentamente perché non possono nuotare e respirare. L’unica cosa attualmente utile è segnalare immediatamente situazioni di pericolo o morie di pesci alle associazioni per la salvaguardia ambientale". Ma chi deve occuparsi della fauna ittica nei canali? Per il Naviglio, ci pensa il Consorzio Villoresi che assicura di stare monitorando la situazione fino a quando i lavori della sistemazione delle sponde non saranno completati. Sempre il Consorzio si occupa del recupero di chili di pesci, per poi rimetterli nelle acque del Naviglio pavese. E negli altri canali? La cura spetta ai proprietari che dovrebbero provvedere a salvare i pesci o almeno provare a "mettersi d’accordo con le associazioni di tutela ambientale - concludono i Sentinelli - in modo da mettere fine a questa inutile atrocità".  

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