Bancarotta, Lele Mora patteggia per il prestito da Berlusconi

L'ex talent scout può continuare a scontare (cumulo pene di quasi 8 anni) in affidamento in prova ai servizi sociali

Lele Mora (Newpresse)

Lele Mora (Newpresse)

Milano, 18 ottobre 2016 - Si chiude per Lele Mora col patteggiamento a un anno e mezzo di carcere la vicenda del prestito da 2 milioni e 850mila euro ricevuto nel 2010 dall'allora impresario dei vip da Giuseppe Spinelli, lo storico 'tesoriere' di Silvio Berlusconi. Mora era accusato di bancarotta per il crac della sua 'Roma Production' e perché non avrebbe usato i soldi ottenuti tramite il prestito per salvare un'altra sua società, la Lm Management, che stava per fallire.

Il patteggiamento è stato ratificato dal gup Donatella Banci Buonamici su richiesta del difensore, l'avvocato Gianluca Maris, e del pm Eugenio Fusco. Mora nel novembre 2014 era già stato condannato a 6 anni e un mese, una pena che comprendeva con la continuazione sia l'accusa di induzione alla prostituzione nel processo 'Ruby bis' che la bancarotta della Lm Management.

Grazie al patteggiamento di oggi Mora può evitare il carcere e continuare a scontare la pena (in totale di 8 anni) in affidamento in prova ai servizi sociali. Secondo la ricostruzione della Procura, basata anche sulle intercettazioni, a caldeggiare la richiesta a Berlusconi di ricevere il prestito era stato l'allora direttore del tg4 Emilio Fede che con Mora avrebbe concordato di trattenere per se' 400mila euro.

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