Montacarichi rotti alla scuola Dante

A Sesto la mensa diventa una tavola fredda con pizza e panini. Il disservizio si aggiunge alla scarsa qualità dei pasti lamentata dai genitori

di Laura Lana

Un cestino freddo con pizza, insalata fantasia con panino vuoto, arancia e cioccolato fondente. "Le rotture dei montacarichi che fanno vincere subito un bel pranzo al sacco, anche se non si va in gita". Le mamme ironizzano, mentre ipotizzano di chiedere al Comune la rimodulazione della tariffa per la mensa, almeno per i giorni in cui agli allievi si dà solo un pasto da tavola fredda. Non c’è pace, insomma, per il servizio di refezione scolastica, che solo settimana scorsa aveva visto il caso dello scarafaggio trovato in un panino alla Mario Galli. "All’istituto comprensivo Dante è già dalla settimana scorsa che, causa ascensore rotto, le classi stanno ricevendo pasti al sacco oppure si alternano in mensa, perché appunto non è possibile fare avere il pasto caldo in classe come succedeva durante il Covid", raccontano le mamme. "A mio figlio la settimana scorsa sono stati serviti dei panini che la classe ha consumato in giardino e so che la situazione perdura anche questa settimana, con evidenti disagi e probabilmente anche una gestione non ottimale da parte della ditta che fornisce i pasti. Solo quest’anno non so quante volte si è già guastato l’ascensore e ai nostri figli sono stati serviti dei panini". Un picnic che è stato già contestato da diversi genitori. "Noi delle Martiri abbiamo presentato reclamo ufficiale al Comune, scrivendo anche ad assessori e sindaco". Da un lato c’è il cambio obbligato del menù, dall’altro la rottura del montacarichi che impone agli addetti di usare altri mezzi come le scale per portare il cibo agli studenti, penalizzando così il servizio (tanto che la pizza sarebbe arrivata fredda, secondo le testimonianze dei bambini raccolte da molti genitori). Infine, c’è la questione della tariffa: "Possiamo valutare di chiedere una riduzione del costo della tariffa a consumo", suggeriscono alcune mamme. Da quando è stato avviato l’appalto sono state numerose le lamentele. "Abbiamo rivisto i menù con i genitori. Il bando venne fatto nel 2016: fu mal gestito dalla precedente amministrazione - ha commentato l’assessore all’Educazione Roberta Pizzochera -. Non si configurano le condizioni per un decadimento dell’appalto".

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