Milano, entro settembre il bando per i monopattini: tutte le regole per poter circolare

Illustrati i requisiti minimi che saranno richiesti all'interno dell'avviso pubblico che resterà aperto con valutazioni mensili delle proposte presentate

Monopattino in piazza Duomo

Foto LaPresse - Claudio Furlan 28/7/2019 Milano, Italia CronacaMilano, monopattini elettrici in sharing: un'invasione silenziosaNella foto: monopattini in Piazza Duomo

Milano, 23 agosto 2019 - Entro settembre arriverà l'avviso pubblico per manifestazioni di interesse rivolto agli operatori di micromobilità interessati ad attivare a Milano servizi di condivisione di monopattini, segway, hoverboard, skateboard e monoruote.

Dopo la diffida partita settimana scorsa da Palazzo Marino, che ha obbligato le società di sharing già presenti in città a ritirare i propri mezzi in mancanza di regole e autorizzazioni, oggi l'assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli, ha incontrato gli operatori e ha illustrato loro i requisiti minimi che saranno richiesti all'interno dell'avviso pubblico che resterà aperto con valutazioni mensili delle proposte presentate. Eccone alcuni: marcatura Ce per i mezzi, apparecchiature sonore, luci e limitatori di velocità, flotte con numero minimo e massimo fino al raggiungimento di un tetto di dispositivi in città, cauzione per ciascun mezzo (fideiussione bancaria o assicurativa di durata equivalente al periodo di servizio) come garanzia in caso di intervento del Comune per la rimozione durante o al termine del servizio e pagamento annuo di un contributo a Palazzo Marino a copertura dell'occupazione del suolo pubblico.

''Ho chiesto la collaborazione di tutti - ha spiegato l'assessore Granelli - per far sì che la condivisione possa diffondersi in città in modo sicuro, ordinato e realmente utile. La micromobilità elettrica è un'opportunità importante, complementare e sinergica al trasporto pubblico locale e alle altre forme di mobilità sostenibile, siano esse in sharing o private. La sfida al traffico, all'inquinamento atmosferico e alle emissioni climalteranti deve essere affrontata di pari passo con la fondamentale attenzione per la sicurezza stradale e tutti devono essere consapevoli che questi mezzi non sono un giocattolo e l'utilizzo è subordinato a regole chiare e precise''. 

Tra gli standard minimi che il Comune di Milano intende inserire nell'avviso pubblico ci sono anche la richiesta di un servizio attivo 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 e su tutto il territorio, l'attivazione di un'assicurazione per i mezzi in circolazione, l'iscrizione al registro delle imprese, il non avere contenziosi aperti con l'amministrazione e l'aver svolto tutti gli adempimenti necessari per l'esercizio dell'attività sul territorio italiano. Inoltre verrà richiesta un'adeguata campagna informativa agli utenti sulla sicurezza stradale e sulle regole per l'utilizzo e per la sosta dei dispositivi. I mezzi di micromobilità elettrica in condivisione potranno essere utilizzati, esattamente come i dispositivi di proprietà, secondo le indicazioni del decreto ministeriale e la relativa delibera del Comune di Milano del 26 luglio scorso: in tutte le aree pedonali con un limite di velocità di 6 chilometri orari e su piste ciclabili, percorsi ciclabili e ciclopedonali e 'zone 30', con limite di velocità a 20 chilometri orari, a partire dal termine della posa della cartellonistica necessaria (presumibilmente entro l'inizio del mese di dicembre).

''L'obiettivo - ha detto ancora Granelli - è quello di giungere quanto prima al superamento della fase di sperimentazione, che per decreto ministeriale è fissata al 26 luglio 2020, nell'ottica di un inserimento dei mezzi di micromobilità elettrica nella legislazione nazionale e nel Codice della strada, in linea con quanto richiesto da Anci nei mesi scorsi e con quanto legiferato a giugno in Germania e nelle prossime settimane anche in Francia''.

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