Monolocale con 43 chili di eroina Inquilina arrestata dalla Mobile

Le segnalazione sul viavai e la perquisizione-lampo. Il sospetto: un magazzino. per stoccare stupefacenti

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Il viavai continuo di uomini in quell’appartamento di Affori ha destato l’attenzione di alcuni residenti, convinti che l’inquilina dai vistosissimi capelli biondi avesse trasformato quel monolocale da 30 metri quadrati in un luogo di prostituzione. E invece la polizia ci ha scovato un vero e proprio magazzino della droga: 79 panetti di eroina stipati in tre borsoni, per un peso complessivo di 43 chili. Gli accertamenti investigativi degli uomini della sezione Criminalità straniera della Squadra mobile, coordinati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Vittorio La Torre, sono scattati nei giorni scorsi per individuare l’appartamento segnalato.

Martedì scorso, i poliziotti si sono appostati nei pressi del pianerottolo, in attesa che arrivasse la padrona di casa, una cinquantottenne italiana. Appena arrivata, la donna è stata controllata. Poi è partita la perquisizione all’interno dell’abitazione, che già dopo pochi secondi ha dato esito positivo, seppur inatteso: da un mobiletto della cucina sono spuntati i tre borsoni pieni di eroina. L’inquilina, finita in manette, non ha fornito alcuna giustificazione sulla presenza di quel carico di eroina nel suo monolocale.

Alla luce del maxi sequestro, è probabile che le persone che frequentavano abitualmente la casa di via Scialoia fossero spacciatori o grossisti, che si rifornivano a intervalli regolari della droga da smerciare o rivendere ai "cavallini" di strada. Ed è altrettanto verosimile che l’organizzazione criminale avesse individuato proprio quell’appartamento come deposito sicuro dove stoccare l’ingente quantitativo di "nera".

N.P.

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