LUCA MIGNANI
Cronaca

Mondini: "Fate che sia un gioco"

"Il nostro bilancio è positivo, ogni volta che vediamo un ragazzo fare un passo in avanti nel percorso formativo, calcistico...

Mondini: "Fate che sia un gioco"

"Il nostro bilancio è positivo, ogni volta che vediamo un ragazzo fare un passo in avanti nel percorso formativo, calcistico ed educativo. Non può esserci un giocatore se prima non si forma la persona. E vedere lo stupore e l’entusiasmo delle bambine e dei bambini ci fa capire di essere sulla strada giusta". Parole, ma soprattutto (tanti) fatti: firmato Lorenzo Mondini (foto Ac Milan), coordinatore dell’attività di base del settore giovanile del Milan, guidato da Vincenzo Vergine. Ieri, a Cattolica, si è chiusa la tre giorni della "Milan Cup by Banco Bpm 2024", dedicata a primi calci (classi 2015-2016) e pulcini (2013-2014).

"Una festa finale di tutto il progetto academy che coinvolge 90 società affiliate in Italia e 15 all’estero. Abbiamo riunito 48 squadre per chiudere un percorso stagionale, formativo ed educativo, sempre supervisionato dai nostri tecnici: lo scopo era fare festa, ma anche trasmettere i nostri valori e principi". Non solo pallone, insomma: "La nostra area psicopedagogica ha messo in campo iniziative sul tifo genitoriale, ad esempio. Il nostro ruolo di istituzione educativa e quello della famiglia deve essere coordinato, affiatato. La missione del settore giovanile è in primis dare valori, come il fair play, per i futuri uomini e donne. Anche il movimento femminile è in grande crescita".

Il "metodo Milan" punta, peraltro, sull’accompagnare i ragazzi in esperienze uniche: "Con l’Under 13, ad esempio, abbiamo fatto un torneo a Dubai. Questo dà la possibilità di confrontarsi con realtà provenienti da tutto il mondo, imparare a capire cosa significa stare insieme a persone dalle culture e dai pensieri diversi, dal calcio al modo di vivere. Per comprendere l’importanza delle differenze, per apprendere come valorizzarle. Vogliamo continuare a dare questa impronta che ci contraddistingue". Oltre alla scuola calcio, le academy rossonere sono presenti sia in Italia che in tutto il mondo, dall’Asia all’America passando per l’Europa: "A Cattolica sono arrivate squadre da Svizzera, Romania e India, un motivo di orgoglio per noi. Nel loro percorso li aiutiamo dal punto di vista tecnico ma soprattutto educativo: studiamo il contesto, rispettando ogni Paese in cui operiamo e analizzando le differenti problematiche. Vedere la loro felicità e il loro stupore ci gratifica". E con l’estate (ma anche prima), via pure ai Milan Junior Camp: 140 settimane in oltre 100 località in Italia e nel mondo, da giugno a settembre, per circa 8mila bambini che giocheranno indossando i colori rossoneri, supervisionati da 40 tecnici del Milan: "Replichiamo la grande esperienza in 5 città del Canada dell’anno scorso, la novità sarà la presenza in 16 località degli Stati Uniti". Infine il brand ambassador Daniele Massaro: "Incredibile vedere così tanti ragazzi con entusiasmo e passione. Non permettete a nessuno di dirvi: “Tanto non ce la farete mai“". Lu.Ma.