Picchia, frusta e segrega in casa la moglie: arrestato cittadino egiziano

La donna è stata salvata da una cugina e dalla custode dello stabile che hanno avvertito le forze dell'ordine

Violenza sulle donne

Violenza sulle donne

Milano - Ha rinchiuso la moglie in casa, togliendole le chiavi, il cellulare e i documenti, dopo averla picchiata al volto e frustata con una cintura sulle braccia e sulla schiena, procurandole lesioni guaribili in dieci giorni. È stato arrestato in flagranza per sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni, ieri mattina a Milano, Ibrahim Ghanem, 44enne autista di origine egiziana.

È stata la custode dello stabile, in zona Crescenzago, a segnalare alle forze dell'ordine che una condomina era stata segregata dal marito nella propria abitazione al primo piano del palazzo. Ha lanciato l'allarme dopo che una cugina della vittima l'aveva raggiunta a casa visto che non rispondeva al telefono e aveva parlato con la vittima da dietro la porta. I vigili del fuoco intervenuti sul posto insieme agli agenti della polizia locale di Milano sono riusciti a entrare in casa dal balcone riuscendo poi a scardinare dall'interno la serratura e liberando la donna, di origine marocchina. Il marito è arrivato poco dopo: ha così mostrato il telefono della moglie e ha fatto ritrovare i suoi documenti, che custodiva nel furgone che utilizzava per lavorare.

Come si legge nel verbale d'arresto, l'uomo è accusato di maltrattamenti e anche di avere "umiliato e sminuito la donna durante tutta la relazione matrimoniale" dal momento in cui lei è arrivata a Milano per il ricongiungimento familiare, nel luglio 2020.

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