L'inchiesta choc: "Se non fate sesso, questi non chiamano più"

Stando alle ragazze, così i titolari dell’agenzia “Vanity“, ora agli arresti, si rivolgevano alle modelle che non volevano prostituirsi

Francesco Pampa e Massimiliano Vicari

Francesco Pampa e Massimiliano Vicari

Milano, 16 gennaio 2021 - «Questi ora non ci chiamano più per fare lavori!". Un rimprovero non proprio velato che paventa scenari disastrosi per aver rifiutato un rapporto sessuale. Emerge anche questo, nell’inchiesta della procura di Palermo sul giro di prostituzione nell’agenzia di modelle "Vanity Models Management". "I due titolari - mette a verbale una ragazza, che chiameremo Elisa - avevano creato dei “soldati“ che dovevano fare quello che gli dicevano di fare e, soprattutto, che non dovevano dirlo ad altre". Parla di "manipolazioni mentali", definisce "inferno" l’esperienza che l’ha "distrutta psicologicamente", specificando di voler rendere noto l’accaduto "per evitare che altre ragazze facciano lo stesso errore e siano trattate come carne da macello". La sua testimonianza è arrivata dopo il primo racconto choc fornito da Anna (nome di fantasia), la ragazza ora maggiorenne che ha denunciato alla polizia di essere stata vittima di abusi sessuali fin da quando aveva 15 anni, facendo partire ad agosto del 2019 l’inchiesta conclusasi due giorni fa con l’arresto di Francesco Pampa e Massimiliano Vicari, i titolari, con l’accusa di prostituzione minorile e induzione e favoreggiamento della prostituzione. Ai domiciliari Filippo G., indagato per prostituzione minorile.

L’ipotesi è che le ragazze fossero indotte a concedersi a uomini per soldi e per far accaparrare all’agenzia eventi in Sicilia e nel resto d’Italia. Sotto la lente degli investigatori è finito pure il retroscena milanese di una manifestazione svoltasi in Lombardia ad aprile 2019 legata a una fiera di cavalli arabi, di cui Il Giorno ha dato notizia ieri. Immaginiamo la scena a luci rosse, con le ragazze che alloggiano in un albergo della periferia ovest di Milano: Anna racconta che "a una certa ora eravamo andate nelle stanze di quegli uomini", dopo una cena alla quale stando alle dichiarazioni aveva partecipato pure un noto chef, coinvolto. E per le prestazioni ognuna aveva poi ricevuto 200 euro.

«Siamo rimaste a Milano quattro giorni circa e siamo state con gli stessi uomini anche un’altra sera, anche se in quell’occasione c’era stato un problema". E cioè una delle giovani, Elisa, pure lei maggiorenne, si sarebbe rifiutata di avere un rapporto con uno di quegli uomini perché "stava male". Ma in realtà "era stata con il Vicari, e quell’uomo li aveva sentiti mentre consumavano un rapporto sessuale nella loro stanza. Quindi, infuriato, aveva chiamato il Pampa e si era arrabbiato con lui". Rabbia che poi Pampa, detto Fra’, aveva riversato sulle ragazze. Da qui il rimprovero, "facendo intendere - è scritto negli atti - che vi fosse una correlazione tra i lavori che la “Vanity“ otteneva e la disponibilità delle sue modelle a concedersi sessualmente agli organizzatori". Elisa ha poi confermato agli inquirenti il racconto, dicendo di aver accettato di partecipare all’evento di Milano dopo un pressing psicologico. Nel viaggio a Milano "tutti i miei valori sono stati distrutti".

La sera della cena "Pampa e Vicari mi si avvicinavano invogliandomi ad avere rapporti sessuali con uno degli uomini presenti, perché c’erano un sacco di soldi in ballo. L’atteggiamento era martellante". Alla fine aveva ceduto. "Poi ero stata male. Continuo a stare male anche adesso". La seconda volta, quella del rifiuto, "secondo Pampa gli avevo creato un problema e dovevo risolverglielo". Lo definisce "un manipolatore, un doppiogiochista: prima diventava il punto di riferimento della ragazza, la conosceva, conosceva la sua famiglia, diventava idolo e confidente. E quando il punto di fiducia era massimo e le difese venute meno, gradatamente passava alle proposte esplicite e insistenti, fino a ottenere quel che voleva". E dopo che sia Anna e sia Elisa hanno lasciato l’agenzia, altre hanno preso il loro posto. Emerge dalle intercettazioni: dopo l’evento di Milano, Pampa propone tre ragazze all’interlocutore-organizzatore di turno, dopo aver specificato che Anna non lavorava più per lui."Queste tre - dice - sono le più peperine e che fanno più casino".  

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