Modella rapita a Milano, un arresto a Birmingham: è fratello di Herba

Stando alle indagini avrebbe acquistato in Polonia la vettura nella quale la vittima è stata trasferita in una baita di Lemie

La modella Chloe Ayling

La modella Chloe Ayling

Milano, 16 agosto 2017 -  Svolta nelle indagini sul presunto rapimento a Milano della modella britannica Chloe Ayling. Un uomo è stato arrestato a Birmingham. Lo riferisce la Bbc. Si tratterebbe - secondo quanto emerso - di Michal Konrad Herba, 36 anni, intercettato dalla polizia a Tividale, nell'area della città britannica. L'uomo - stando a quanto riferito - è il fratello di Lukasz Pawel Herba, cittadino polacco arrestato in precedenza dalla polizia italiana in relazione alla stessa inchiesta. L'arresto è stato effettuato nel corso di un'operazione congiunta delle unità di polizia di West e East Midlands. Herba comparirà in tribunale domani, di fronte ai giudici di Westminster.

In seguito alle indagini della Squadra Mobile di Milano con il Servizio Centrale Operativo, il Compartimento della Polizia Postale Lombardia e il Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica, lo scorso 18 luglio era già stato fermato il fratello Lukasz Pawel Herba, per il sequestro a scopo estorsivo della modella britannica. Le indagini hanno evidenziato come Michal Konrad Herba, arrestato stamane, sia arrivato a Milano il 9 luglio dopo aver acquistato in Polonia la vettura nella quale la vittima è stata trasferita in una baita nel Comune di Lemie (Torino), frazione di Borgial.

L'attività investigativa ha rilevato la presenza dei due fratelli nei due giorni successivi, 10 e 11 luglio, a Milano nei pressi di via Bianconi, indirizzo dello studio fotografico appositamente preso in affitto. Michal Herba dopo il trasferimento in Piemonte, avrebbe lasciato il fratello in compagnia della vittima per far immediatamente ritorno in Polonia con una seconda vettura. Durante il sequestro Lukasz Pawel Herba, utilizzando account criptati, ha richiesto all'agente della modella un riscatto pari a 300 mila dollari per evitare la "messa all'asta online" della ragazza, riconducendo e rivendicando la titolarità dell'azione al "Black Death Group", organizzazione che nel Deep Web gestirebbe diversi traffici illeciti.

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