ArcelorMittal, perquisizioni della Finanza nelle sedi milanesi

Acquisizione di documenti nell'ambito dell'idagine da parte della Procura

Controlli della Guardia di finanza

Controlli della Guardia di finanza

Milano, 19 novembre 2019 - La Guardia di finanza sta effettuando acquisizioni di documenti nella sede di Arcelor Mittal in via Brenta a anche nella sede di Ilva spa in viale Certosa, a Milano, nell'ambito del filone meneghino dell'indagine in cui, oltre all'aggiotaggio informativo, ossia alle false comunicazioni al mercato, i pm contestano il reato di distrazione di beni del fallimento. "L'azienda conferma la presenza della Guardia di finanza negli uffici di Milano e nello stabilimento di Taranto di ArcelorMittal Italia e sta collaborando fornendo le informazioni richieste", specifica una nota diffusa dalla stessa multinazionale.

Allo stato attuale, il fascicolo con ipotesi di reato è a carico di ignoti ma gli inquirenti anche oggi stanno sentendo alcuni testimoni. Il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e i pm Stefano Civardi e Mauro Clerici, nel fascicolo aperto nei giorni scorsi, contestano presunte false comunicazioni al mercato, ossia l'aggiotaggio informativo, e anche il reato previsto dall'articolo 232 della legge fallimentare, ossia la distrazione di beni e risorse senza il concorso del fallito e dopo un fallimento, quello in questo caso che ha riguardato l'Ilva negli anni scorsi. Le legge, infatti, punisce «con la reclusione da uno a cinque anni chiunque, dopo la dichiarazione di fallimento, fuori dei casi di concorso in bancarotta o di favoreggiamento, sottrae, distrae, ricetta ovvero in pubbliche o private dichiarazioni dissimula beni del fallito». In sostanza, gli inquirenti puntano a verificare se dirigenti e manager del gruppo con le loro condotte abbiano sottratto e distratto beni e risorse dall'Ilva fallita, dopo che hanno iniziato a gestirla col contratto d'affitto, contratto da cui hanno chiesto di recedere dando anche l'avvio alla causa civile.

La contestazione di aggiotaggio informativo, invece, si concentra su alcuni comunicati stampa diffusi da ArcelorMittal e che avrebbe avuto effetti sul mercato, effetti in questo caso sui mercati esteri dove la capogruppo dell'azienda franco indiana è quotata. Intanto, nell'ufficio del pm Civardi gli inquirenti stanno ascoltando persone informate sui fatti, proseguendo l'attività già iniziata ieri con l'ascolto di dirigenti dell'amministrazione straordinaria dell'ex Ilva. 

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