Al Mind il parco lineare più grande d’Europa

Lungo un chilometro e mezzo, sarà un luogo sperimentale con l'ambizione di diventare un modello di sviluppo

Il progetto del Community Park del Mind

Il progetto del Community Park del Mind

Trovate questo articolo all'interno della newsletter "Buongiorno Milano". Ogni giorno alle ore 7, dal lunedì al venerdì, gli iscritti alla community del «Giorno» riceveranno una newsletter dedicata alla città di Milano. Per la prima volta i lettori potranno scegliere un prodotto completo, che offre un’informazione dettagliata, arricchita da tanti contenuti personalizzati: oltre alle notizie locali, una guida sempre aggiornata per vivere in maniera nuova la propria città, consigli di lettura e molto altro. www.ilgiorno.it/buongiornomilano Rho (Milano) - È un parco lineare per "tenere insieme" quello che c’è dentro (Mind) con quello che c’è fuori (il territorio). Un chilometro e mezzo di verde (e non solo), il parco lineare più grande d’Europa e altri due parchi: quello del cibo e salute e quello dello sport e intrattenimento. Ma è anche una Community Park, ovvero un luogo sprimentale e di confronto che ha come ambizione quella di diventare un modello innovativo di sviluppo e di governance.

A dare il via al percorso triennale partecipato del parco è stata Fondazione Triulza, rete del Terzo Settore e dell’economia civile che opera all’interno di Mind. Ieri mattina ha messo intorno a un tavolo tutti i protagonisti del progetto. "Uno dei motivi per cui Fondazione Triulza è rimasta in quest’area che ha ospitato Expo e ora Mind è il coinvolgimento delle comunità - ha dichiarato Barbara Meggetto, vicepresidente vicario di Fondazione Triulza, presidente Legambiente Lombardia - il Parco è il miglior ambito di azione per attivare fin da subito stakeholder, cittadini, organizzazioni, imprese, scuole e le tante reti del terzo settore e dell’economia civile. Partiamo con un percorso laboratoriale che guarda al futuro immediato, tra tre anni, quando la prima parte del parco sarà pronta, e alla costruzione di un modello di governance partecipato e aperto, innovativo e concentrato sulla sostenibilità ambientale e sociale".

Ieri mattina ne hanno discusso i protagonisti Comune di Milano, Lendlease, Fondazione di Comunità Milano Onlus e Planet Smart City, che nei prossimi mesi progetteranno e animeranno gli spazi verdi e condivisi del distretto, "Abbiamo riconosciuto fin da subito il valore di questo Parco e lo abbiamo finanziato con il Bando 57 - ha affermato Filippo Petrolati, direttore della Fondazione di Comunità Milano Onlus - Promuoviamo e incoraggiamo interventi innovativi, in grado di sperimentare modelli replicabili, in cui la cura e la valorizzazione di luoghi e spazi comuni, sia il risultato di un’azione condivisa". Le aree verdi come luoghi di socialità all’interno della città che sta sorgendo tra Rho e Milano, "questa iniziativa aggiunge un ulteriore tassello alla realizzazione di una città del futuro sostenibile, innovativa e inclusiva. Mind è un luogo pensato attorno al concetto di common ground, in cui la progettazione delle aree comuni al piano terra degli edifici e dei parchi è fondamentale per attivare un tessuto sociale, favorire l’incontro e la relazione tra persone e comunità, creare un senso di identità", dichiara Stefano Minini, Project Director Mind West Gate di Lendlease.

"Un distretto dell’innovazione infatti non può e non deve prescindere da una relazione diretta con la società e la gestione del grande spazio verde di Mind andrà in questa direzione", ha sottolineato Giovanni Azzone, presidente d’Arexpo. Sono state presentate alcune esperienze pratiche di rigenerazione urbana attraverso la valorizzazione di spazi verdi e delle tematiche cibo e salute del parco.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro