Minardi tenta il bis: "Una prospettiva di crescita a una città morta"

Silvia Minardi ci prova per la seconda volta a diventare sindaco della città, col suo "progetto Magenta" dichiarando da subito dove intende stare, ovvero dalla parte dei magentini. Sarà un Progetto allargato. Saranno ben due le liste "di coalizione" a sostenere la candidatura dell’insegnante di lingue al liceo Quasimodo, volto noto in città proprio per il suo impegno politico. La prima volta che Silvia Minardi è entrata in consiglio è stato in occasione delle elezioni del 2007, quando ottenne un seggio con la lista de L’Ulivo. Rimasta fuori dal palazzo nel quinquennio successivo progettando l’avventura civica, cinque anni fa, all’esordio di Progetto Magenta, la Minardi ottenne 1.207 voti personali mentre la sua lista raccolse il 10.88% dei consensi. "Siamo l’alternativa ai metodi che hanno retto questa città perlomeno nelle ultime due amministrazioni". "Io sto con Magenta - ha detto - non è uno slogan di campagna elettorale. E’ davvero quello che ciascuno di noi crede di poter fare. L’amministrazione deve dialogare con la città. Non deve operare contro la città. Sono state scelte contro la città il rifacimento di via Garibaldi, il silos di via De Gasperi con i 275 parcheggi a pagamento. Noi siamo la vera alternativa". Minardi boccia i partiti, il loro modo di fare, e punta tutto sul civismo "che non ha bandiere e che non si nasconde dietro una farlocca lista civica". "Noi siamo per dare una prospettiva di crescita ad una città che da decenni è ormai morta".Giovanni Chiodini

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