Milanosesto, cambio al vertice: lascia Bonomi, arriva Carbone

Era arrivato a maggio 2019 direttamente da Arexpo. Nel suo triennio alla guida della società il progetto di riconversione delle aree Falck è partito, dopo l’approvazione di una pesante variante urbanistica e soprattutto dopo l’arrivo di player internazionali come Prelios e soprattutto Hines, che ha investito 500 milioni di euro solo sul primo lotto Unione Zero. L’avvocato Giuseppe Bonomi (nella foto) lascia Milanosesto, dopo aver ricoperto i ruoli di amministratore delegato e direttore generale. Dal primo marzo il testimone sarà raccolto da un suo uomo di fiducia dai tempi di Sea, Luciano Carbone, attualmente senior advisor della stessa Milanosesto e consigliere di Fondazione Adecco. Bonomi lascia dopo l’avvio del cantiere della stazione a ponte di Renzo Piano, la prima opera sulle ex acciaierie, e l’inizio degli scavi che daranno vita al primo quartiere finanziato da Hines, oltre all’accordo per l’arrivo del San Raffaele 2 con la relativa università in via Trento: una riqualificazione attesa dal 1996, quando la dinastia dell’acciaio dei Falck lasciò dismessi 1,5 milioni di metri quadrati, l’area ex industriale più vasta in Europa.

Passaggio dentro Milanosesto ma, ormai, nello stesso progetto che vede sempre più l’impronta di Hines, primo investitore che manterrà anche la gestione di alcuni immobili di pregio realizzati sull’Unione Zero entro il 2025. Il 4 marzo alle 18, nell’auditorium della Bcc, Mario Abbadessa di Hines Italia sarà presente al convegno organizzato da Fondazione Quercioli proprio sulla rigenerazione urbana di Sesto all’interno dell’area metropolitana. Insieme a lui dialogheranno, oltre a esponenti politici, il presidente della cooperativa UniAbita Pierpaolo Forello e il professor Gabriele Pasqui del Politecnico di Milano.