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Milano, Sala e Mazzotta siglano protocollo per controlli su Pnrr

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il generale Francesco Mazzotta annunciano un protocollo per accelerare le opere milanesi inserite nel Pnrr, controllandole per prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata. Il Comune ha impegnato l'87% dei fondi europei stanziati, ma bisogna correre per realizzare tutto entro il 2026.

Milano, Sala e Mazzotta siglano protocollo per controlli su Pnrr

Accelerare per realizzare tutte le opere milanesi inserite nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) entro il 2026, ma aumentando i controlli preventivi per evitare infiltrazioni delle criminalità organizzata. Il sindaco Giuseppe Sala si presenta nella Sala dell’Orologio del Comune insieme al generale Francesco Mazzotta, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Milano, per annunciare la sottoscrizione di un protocollo tra Palazzo Marino e Fiamme Gialle per rafforzare il sistema dei controllo sui progetti del Pnrr. Il primo cittadino spiega che "quando avremo sentore di irregolarità su gare o appalti, informeremo subito la Finanza per prevenire il danno, ma senza rallentare l’iter per realizzare le opere". Il generale ribadisce il concetto: "Anticipiamo la repressione con la prevenzione. La Guardia di Finanza mette a disposizione le sue migliori professionalità, con ufficiali specializzati, e restituirà delle informazioni al Comune per consentire di intervenire nel recupero di somme erogate o di sospendere finanziamenti dove ci sia accertata una qualche anomalia".

Sala, intanto, fa il punto su Pnrr e fondi europei per Milano, "circa circa 970 milioni di euro, Il Comune ne ha impegnati l’87%". Il sindaco è soddisfatto ma avverte: "Quello che manca deve essere impegnato entro fine anno o all’inizio del 2024, perché poi bisogna lasciare due anni mediamente nei lavori pubblici per vedere completate le opere" entro la scadenza fissata nel giugno del 2026. "Siamo avanti, ma si tratta di correre. Agli uffici ho detto di prestare particolare attenzione ai progetti legati al Pnrr, ma senza trascurare gli altri. Abbiamo creato molte aspettative sul Pnrr e non voglio che Milano fallisca questa occasione".

I problemi, comunque, non mancano. Alcune gare legate proprio al Pnrr sono andate deserte a causa del caro energia e del caro materie prime. I fondi stanziati prima della crisi economica nel Pnrr non potevano tenere in considerazione questi rincari. Sala spiega che "ci sono due problematiche. Da un lato la qualità delle gare: a volte le regole sono sbagliate, ad esempio sulla piantumazione di nuovi alberi nella Città metropolitana, anche se in quel caso poi abbiamo posto rimedio. Dall’altra parte c’è la preoccupazione per l’aumento dei costi. Mediamente parliamo di un un rincaro del 30% sulla spesa per le opere. Io non vedo un problema insormontabile per realizzare i progetti del Pnrr, ma bisogna accelerare. Senza quei fondi europei, comunque, l’economia della città ne risentirebbe".

Massimiliano Mingoia