Milano, bimba di 9 mesi morta per denutrizione: 15 anni ai genitori

I due, nel frattempo separati, hanno cercato di sottrarsi all'ordine di carcerazione ma sono stati rintracciati dai poliziotti che si sono finti postini

La Questura di Milano

La Questura di Milano

Milano, 19 marzo 2020 - La polizia ha eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale presso la Corte d'Appello di Milano, nei confronti dei genitori di una bimba di 9 mesi che morì per denutrizione nel febbraio 2015. I due, il padre 46enne e la madre 42enne, devono scontare una pena definitiva di 15 anni di reclusione. Lo ha riferito la Questura di Milano, spiegando che la responsabilità del decesso della neonata fu subito attribuita ai genitori, che furono indagati entrambi per maltrattamenti in famiglia.

In attesa della conclusione dell'iter giudiziario, gli agenti del commissariato Bonola hanno monitorato entrambi gli indagati i quali, nel frattempo si erano separati andando a vivere in due diverse abitazioni del capoluogo lombardo. Una volta divenuta definitiva la sentenza di condanna, approfittando dell'emergenza sanitaria di questo periodo, tuttavia, entrambi hanno tentato di eludere l'esecuzione dell'ordine di carcerazione: la donna si era rifugiata in un appartamento di una conoscente in via Tracia, mentre l'uomosi era rifugiato all'interno di un appartamento in zona Lorenteggio evitando ogni forma di comunicazione e contatto con l'esterno. Questa mattina gli agenti del commissariato Bonola si sono presentati contemporaneamente nelle rispettive nuove abitazioni dei due presentandosi come postini che dovevano consegnare una raccomandata urgente, riuscendo così a farsi aprire e a fermare entrambi.

La tragedia si era consumata il 26 febbraio 2015 in un modesto appartamento al civico 13 di via Severoli, nel popolare quartiere Primaticcio. Il cadavere della piccola, evidentemente malnutrita, era stato trovato nel suo lettino in un contesto di "diffuso degrado". A dare l'allarme poco dopo le 23.30 erano stati gli stessi genitori allora conviventi, entrambi disoccupati e con piccoli precedenti di polizia.

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