Milano al centro del mare Mediterraneo

Daniele

Mandrioli*

Milano al centro del Mediterraneo: così la prof. Papanicolopulu descrive il convegno “Italia e Diritto del Mare”, che si è tenuto in Bicocca per stimolare una discussione scientifica sul ruolo del nostro Paese nello scacchiere marittimo globale.

Il cambiamento climatico, il progresso tecnologico e la crisi pandemica contribuiscono a definire le nuove linee direttrici di una materia antica ma sempre rivolta al futuro. "Il nostro Paese è una delle principali potenze marittime europee; le grandi rivoluzioni attuali impongono di interrogarsi sulle politiche marittime internazionali e sul ruolo ricoperto dall’Italia in tale scenario". L’anno scorso il Parlamento ha segnalato la necessità di cambiare passo, promulgando la Legge 912021 sulla zona economica esclusiva italiana. Con essa, l’Italia controllerà la pesca e proteggerà l’ambiente marino fino al confine con gli Stati vicini. Tale riforma rappresenta un cambiamento epocale nella politica marittima del nostro Paese Si è discusso anche di energie rinnovabili, contrasto alle condotte criminali, patrimonio culturale sottomarino, nuove tecnologie che porteranno all’uso di navi senza equipaggio a bordo. L’incontro, promosso dalle Università di Milano-Bicocca, Genova e Macerata, ha visto la partecipazione dei maggiori esperti in materia, tra cui Ida Caracciolo, giudice al Tribunale Internazionale del Diritto del Mare, funzionari italiani e internazionali di Marina Militare, Guardia di Finanza, Capitanerie di Porto e le associazioni di armatori.

* Dottore di ricerca in Dirittointernazionale alla Bicocca

Scritto con Andrea Longo

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