Milano a 30 all'ora, la Giunta ci pensa. Chi l'ha già fatto (e come è andata)

Ora solo il 15% delle strade è a velocità limitata, incognita sui tempi e dubbi sui controlli. Numerose critiche dal centrodestra

Limite 30 all'ora (Archivio)

Limite 30 all'ora (Archivio)

Milano - La fotografia della Milano di oggi vede un 15% delle strade a velocità ridotta, dove si viaggia con un limite di 15 o 30 chilometri orari, che corrispondono a 2,5 chilometri quadrati di superficie principalmente nei pressi delle scuole. Il futuro potrebbe vedere una città tutta zona 30, ad eccezione di strade che hanno già i controviali “slow“ come Fulvio Testi, arterie come via Palmanova, via dei Missaglia ed Enrico Fermi, dove il limite potrebbe rimanere a 50 km/h. Il percorso - tracciato dal Consiglio comunale che ha approvato un ordine del giorno della maggioranza di centrosinistra che impegna il sindaco, Beppe Sala, a proclamare Milano “Città zona 30“ a partire dal primo gennaio del prossimo anno, con l’obiettivo di ridurre gli incidenti e la mortalità - non sarà semplice.

Polemiche a tutta velocità

Una nuova sfida nella mobilità cittadina che ha suscitato intanto un vespaio di critiche, a partire da quelle del leader della Lega e ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini: "Ricordo al sindaco e al Pd che a Milano la gente vorrebbe anche lavorare". Bordate da Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia), che parla di un "provvedimento ridicolo" perché "avremo in città biciclette elettriche e monopattini più veloci delle auto". Critico anche il consigliere regionale di Forza Italia Fabio Altitonante: "Sala pensi a risolvere i problemi del traffico". Secondo Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, "sarà un limite alla produttività". Esprime perplessità Simonpaolo Buongiardino, presidente di Assomobilità, associazione dei concessionari di auto e moto: "Credo che si possa operare aumentando qualche via con l’indicazione a 30, ma non può essere fatto in maniera così totale".

Ambientalisti in pressing

Il verde Carlo Monguzzi, storico ambientalista, chiede che il limite della velocità "nostro obiettivo da sempre" non sia "solo simbolico". "Prendiamo molto seriamente l’indicazione che ci viene data dal Consiglio – sottolinea l’assessora alla Mobilità Arianna Censi – anche perché segue un percorso che abbiamo già avviato per garantire più sicurezza nelle strade e una maggiore vivibilità in tutta la città. Una direzione già presa da diverse città in Europa". Città come Parigi, Londra, Bruxelles, Valencia o Bilbao, solo per citare alcune metropoli europee che si sono mosse limitando la velocità sulle strade urbane. In Italia Bologna diventerà zona 30 da giugno 2023, con il limite a 50 chilometri orari solo su alcune strade a scorrimento veloce. Sulla stessa linea Torino, dove il Consiglio comunale ha votato la riduzione del limite di velocità. Valutazioni in corso anche a Roma, dove la Lista Calenda propone di replicare il “modello Milano“. Olbia è già “Città 30“ dal primo giugno 2021, Parma potrebbe diventarlo dal 2024. Un esperimento che fu avviato nel lontano 2011 anche a Saronno, nel Varesotto, risoltosi però con un flop. Il limite introdotto sulla maggior parte delle strade cittadine con un pacchetto di ordinanze dall’allora Giunta di centrosinistra, motivate prima dalla lotta allo smog e poi dalla sicurezza stradale, fu accolto da proteste e progressivamente accantonato dai successori di centrodestra. Ora si è tornati a circolare, ad eccezione di alcune zone, a 50 chilometri orari.

Il nodo controlli

"Andare piano riduce gli incidenti e le loro conseguenze, e consente il cosiddetto 'uso condiviso' degli spazi stradali – spiega l’assessore milanese Pierfrancesco Maran –. Resta un punto fondamentale e critico che riguarda il controllo sul rispetto di queste politiche. Vale per la velocità, così come per le altre infrazioni della strada". Controlli difficili nelle zone 30 che esistono già a Milano. Nel corso del 2022 sono due gli ambiti che sono stati trasformati in zone 30, quello di Mecenate-Salomone e quello di via San Gottardo. Nel 2023 è già stata programmata la trasformazione in aree 30 della zona in prossimità di via Val Lagarina e quella in zona Isola, in cui sarà anche predisposta la Ztl notturna.

 

 

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