Milan-Inter, la domenica più lunga. E alle 19.50 qualcuno festeggerà...

Sfida scudetto, niente maxischermo per la partita dei rossoneri. Al triplice fischio scatteranno i caroselli

Tifosi in piazza

Tifosi in piazza

Milano, 22 maggio 2022 - L’attesa è finita. La Milano rossonerazzurra si è svegliata tra tensione e sollievo: da un lato, milanisti e interisti vivranno dalle 18 in avanti due ore col cuore in gola, con livelli di adrenalina forse toccati soltanto nel doppio derby di Champions League del 2003; dall’altro, al fischio d’inizio gli stessi contendenti tireranno comunque un grosso sospiro per aver scollinato una settimana carica di sfottò, scaramanzie e scongiuri vari. Ci siamo. È la domenica dello scudetto: bisognerà attendere le 19.50, minuto più minuto meno, per sapere se il Diavolo sarà riuscito a pareggiare i conti con i cugini a quota 19 titoli o se invece la Beneamata avrà centrato l’agognato traguardo della seconda stella.

La bilancia pende a favore dei Pioli boys, a cui basterà un pareggio contro il Sassuolo per laurearsi campioni d’Italia; d’altro canto, Handanovic e compagni, impegnati a San Siro contro la Sampdoria, continuano a sognare il sorpasso al fotofinish, aggrappandosi pure a una data (il 22 maggio) che 12 anni fa salutò la conquista della terza Coppa Campioni della storia e il completamento del Triplete. Una cosa è certa: non ci sarà il maxischermo in piazza per vedere in compagnia Sassuolo-Milan. La scontata conclusione (viste le premesse) della querelle (tutta politica, per la verità) è arrivata ieri, anche perché in Questura non è pervenuta alcuna richiesta da parte della società di via Aldo Rossi per l’installazione della struttura. In mattinata, Dazn, che trasmetterà il match sui suoi canali, si è sfilata dalla partita, forse temendo di diventare il bersaglio prediletto dei fan rossoneri che non andranno a Reggio Emilia: al Giorno è stato spiegato che la piattaforma "non detiene i diritti per far vedere le partite nelle piazze" e che di conseguenza "la decisione di dare o non dare la disponibilità non spetta" a loro. A metà pomeriggio, il governatore Attilio Fontana ha preso atto che la sua proposta non ha avuto seguito: "La mia offerta per il maxischermo in piazza Città di Lombardia, dove ha sede la Regione, sembra essere caduta nel vuoto. Peccato, la guarderemo da casa!", il post su Facebook.

Questione archiviata per i milanisti, che si consoleranno con la loro tv (magari sedendosi nella stessa posizione di sempre) o coi locali che ogni weekend mandano in onda i match di Serie A (tutti prevedibilmente sold out). Poco prima delle 20, avremo il verdetto: se, come più probabile, sarà il Diavolo a trionfare, le bandiere rossonere inonderanno strade intasate da colonne di auto strombazzanti. In questo caso, il bagno di folla ufficiale con il pullman scoperto della squadra andrebbe in scena domani pomeriggio, da Casa Milan al Portello (che oggi ospiterà vip come Rkomi, Irama, Massimo Boldi, Renato Pozzetto e Fabio Volo) a piazza Duomo passando per il Castello. E se vincesse l’Inter? Le celebrazioni inizierebbero immediatamente, al Meazza, al termine del confronto con i blucerchiati: trofeo consegnato in campo e tour in autobus già in serata. Il tutto, in qualsiasi scenario, sotto lo stretto monitoraggio delle forze dell’ordine, che presidieranno lo stadio, il centro e in generale i luoghi della movida, così da scongiurare incroci pericolosi. Vinca il migliore.

 

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