Brusca frenata in metropolitana, Atm: "Non esiste un sistema a zero anomalie" / VIDEO

Il dg Arrigo Giana: "Chiediamo scusa ai passeggeri coinvolti, l'intensità della frenata è un problema che non vogliamo sottovalutare e ci stiamo lavorando"

Arrigo Giana, direttore generale di Atm

Arrigo Giana, direttore generale di Atm

Milano, 10 marzo 2019 - "Vorremmo porgere le scuse dell'azienda ai viaggiatori coinvolti in questi episodi. Saremo vicini a queste persone anche per minimizzare il disagio di chi è stato coinvolto. La prima telefonata ricevuta ieri è stata quella del sindaco, a testimonianza della sensibilità dell'amministrazione comunale per il trasporto pubblico e per la sicurezza dei passeggeri. L'ho aggiornato sia sulla salute dei feriti che sulla sicurezza del servizio". Lo ha detto Arrigo Giana, direttore generale di Atm, nel corso di una conferenza stampa organizzata dall'azienda di trasporti milanese all'indomani dell'incidente alla stazione della metropolitana di Cadorna che ha provocato una decina di feriti a causa di una frenata d'emergenza del treno.

Secondo Giana, pur essendoci stata un'anomalia minore nel sistema di sicurezza del circuito di binario, "il sistema che determina la sicurezza si comporta in maniera corretta rispetto ai fatti che rileva e non c'è mai stato un caso in cui il sistema ha sbagliato. Un sistema così complesso a zero anomalie non esiste". "L'intensità della frenata è comunque un problema che non vogliamo sottovalutare e su questo stiamo lavorando - ha agìgiunto Giana - contiamo di risolvere il problema senza compromettere la msicurezza complessiva del sistema. Il nostro sistema di metropolitana è un sistema sicuro, che opera seguendo sistemi di sicurezza nazionali e internazionali e ha sempre reagito in maniera corretta, individuando una potenziale causa di pericolo e intervenendo di conseguenza. In certe situazioni la modalità corretta è quella di fermare il treno. Il problema vero che abbiamo avuto è l'intensità della fermata, quello su cui stiamo lavorando è la modalità d'esercizio di questa frenata, che potrà essere più morbida a seconda della gravità del problema e quindi le conseguenze saranno minori".

"In quest'ultimo anno e mezzo abbiamo potuto rilevare diversi casi del genere e nel 30% si trattava di situazioni in cui c'era rischio reale, mentre nel 70% di un falso allarme - ha aggiunto il dirigente Atm -. I treni di ultima generazione hanno una potenzialità di frenata maggiore rispetto a quelli tradizionale, quindi la frenata di sicurezza è ancora piu' brusca e quindi questo sicuramente un impatto ce l'ha. Nell'ultimo anno e mezzo registriamo comunque una diminuzione del numero di questi eventi".

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