Messina Denaro Il sindaco Sala sferza i politici

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Per l’arresto di uno dei boss di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro "va celebrato lo Stato e non semplicemente la politica. Mi sembra a dir poco inelegante che qualcuno di parte rivendichi l’esito di uno sforzo trentennale, continuato sotto l’egida di molti governi di qualunque colore". Parole del sindaco Giuseppe Sala (nella foto), nel suo podcast che ieri è stato dedicato alla strage mafiosa di via Palestro, dove il 27 luglio del 1993 morirono cinque persone in seguito allo scoppio di un’autobomba davanti alla sede della Galleria d’arte moderna. "Milano non è estranea all’azione di Matteo Messina Denaro che è considerato uno dei mandanti della strage di via Palestro, di cui ricorre quest’anno il trentennale – ha ricordato il primo cittadino –. Fu a Milano l’inizio della reazione da parte di tutto il Paese, contro un attacco criminale alla vita stessa dell’Italia repubblicana. La strage di via Palestro ebbe luogo nelle torride ore della notte tra il 27 e il 28 luglio 1993, bisogna non dimenticare oggi che quella data la scelse in prima persona Matteo Messina Denaro".

Il sindaco ha anche ricordato la reazione di tutti i milanesi – "ci fu una partecipazione immensa e storica nel giorno dei funerali", che furono celebrati dall’allora arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini – e l’immagine dei pm di Mani Pulite Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo e Francesco Saverio Borrelli circondati dalla folla in Galleria Vittorio Emanuele mentre si recavano in Duomo per le esequie delle vittime della strage di via Palestro.

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