Messa in Duomo, Delpini: "Natale sia occasione di rinascita"

Il messaggio dell'arcivescovo per le festività segnate dall'emergenza Covid

Il 25 dicembre Delpini ha anche visitato alcune Rsa su invito di Comunità di Sant'Egidio

Il 25 dicembre Delpini ha anche visitato alcune Rsa su invito di Comunità di Sant'Egidio

Milano, 25 dicembre 2020 - Si è concentrato sulle "domande intelligenti" che il mistero dell'Incarnazione suscita l'omelia dell'arcivescovo di Milano, Mario Delpini durante la messa di Natale, ieri notte. "Questo mondo è un mondo di tenebra o un mondo di luce? Questa nostra vita è un bene o un male? Che senso ha il trascorrere del tempo? Chi sono io? Dove vado a finire?", si è chiesto Delpini, proseguendo: "Alla domanda intelligente risponde la notte di Natale. La risposta di Paolo, la rivelazione offerta dal mistero dell'Incarnazione è che io sono figlio, quindi posso avere confidenza con Dio come Gesù, avere speranza nella potenza di Dio di salvarmi come ha liberato dalla morte Gesù suo Figlio, posso avere la grazia di vivere come Gesù". 

L'omelia della Messa pontificale di questa mattina si è maggiormente focalizzata sul tempo di pandemia che sta vivendo l'umanità: "Mentre molte situazioni sembrano dirci che 'quest'anno non sarà Natale' - ha osservato l'arcivescovo - mentre si è deciso che tutto sia sospeso, rimandato, e si è fatto di tutto per ingombrare la mente e le parole di ogni minuzia e di ogni apprensione, gli angeli si presentano in ogni parte della terra per lodare Dio e annunciare: poiché in quella notte è nato Gesù, oggi puoi rinascere tu". Alle due celebrazioni eucaristiche se n'è aggiunta una terza, questa mattina alle 8 e 30, nel carcere di San Vittore.

Nel pomeriggio l’Arcivescovo di Milano ha visitato, su invito della Comunità di Sant’Egidio, le RSA comunali “Virgilio Ferrari” e “Casa Coniugi” nel quartiere milanese di Corvetto, dove al momento risiedono circa 300 anziani e dove Sant’Egidio è presente con i suoi volontari dagli anni ’90. “Un segno molto importante per la nostra città, nel giorno di Natale, in cui ogni famiglia si riunisce, che dice la vicinanza della Chiesa a tutti gli anziani e rompe il muro di separazione e di isolamento in cui molti anziani trascorreranno questo giorno, lontani dalle loro famiglie e dai loro cari”, ha sottolineato la Comunità di Sant’Egidio. 

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