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Mense scolastiche, cambio di gestione: "Il Comune se ne lava le mani"

Mense scolastiche, cambio di gestione: "Il Comune se ne lava le mani"

Mense scolastiche, si passa dall’appalto alla concessione. E già divampano le polemiche: "Così verrà meno il controllo sul servizio, a discapito degli studenti e delle loro famiglie", attaccano le minoranze in consiglio comunale. Acque agitate nella politica sangiulianese dopo l’approvazione, da parte del parlamentino locale, del passaggio tecnico-politico in base al quale il futuro gestore della refezione scolastica (l’attuale appalto è in scadenza al 30 giugno, si lavora alla stesura della nuova gara) opererà in un regime di concessione. Per la prima volta infatti il Comune ha deciso di sperimentare questa formula, che rispetto all’appalto attribuisce al conduttore maggiori margini di manovra. "Le famiglie avranno un rapporto più diretto col gestore, ferma restando la supervisione esercitata dal Comune", ha spiegato in consiglio l’assessore all’istruzione Maria Grazia Ravara. La società vincitrice si occuperà di raccogliere le iscrizioni, incassare le tariffe e riscuotere gli insoluti, annotare presenze e assenze degli utenti, sgravando di questi compiti gli uffici comunali.

La durata dell’affidamento è fissata in tre anni a partire dal prossimo settembre con l’impegno, da parte del gestore, ad investire 150 mila euro nell’ammodernamento delle attrezzature dei due centri cottura, dove vengono confezionati i pasti. Netta la bocciatura da parte delle opposizioni. "In questo modo l’amministrazione se ne lava le mani e si toglie da ogni responsabilità", incalzano i consiglieri di Pd, Cinque Stelle e Sinistra ecologica. "ll servizio di refezione scolastica si inserisce nel processo educativo dei nostri ragazzi - proseguono - e il Comune dovrebbe rispondere alle famiglie di eventuali problemi, o criticità. Con la concessione, questo non sarà possibile. Le famiglie vengono di fatto abbandonate a se stesse". In un primo momento l’esecutivo del sindaco Marco Segala aveva ipotizzato un affidamento di cinque anni più cinque, poi si è optato per una formula più snella, in vista della creazione di un nuovo centro cottura che il Comune intende realizzare, in sostituzione dei due attualmente attivi.

Alessandra Zanardi