Mensa, problemi da segnalare solo al Comune

Dopo quel periodo del passato in cui erano stati segnalti prosciutto ammuffito, uova sode freddissime e frutta marcia, quali sono stati i controlli fatti durante l’anno scolastico sulla mensa scolastica? Chi garantisce la qualità e la quantità del cibo servito ai bambini? Negli ultimi anni la gestione della mensa scolastica aveva sollevato notevoli polemiche, con più di una criticità evidenziata dai genitori. Questioni che finirono addirittura in tribunale, dove il giudice aveva considerato attendibili quelle recriminazioni delle mamme e dei papà degli alunni. Il Comune volta pagina e cambia strategia: si faranno meno controlli ed eventuali anomalie rilevate da parte degli insegnanti dovranno essere inviate solo all’ente. Perché i genitori non devono conoscere eventuali criticità sollevate dalle maestre? Un interrogativo che nasce dalla richiesta di un genitore di consentire alle maestre di far conoscere eventuali segnalazioni critiche. La richiesta, che lascia intendere la presenza di problemi rilevati dagli insegnanti, è stata riportata alla commissione dalla referente del plesso Guarnazzola, che per tutta risposta si è sentita rispondere che solo il Comune può essere informato su eventuali anomalie del servizio attraverso l’iter di comunicazione stabilito dall’ente. L’assessore alla scuola Rosetta Stavola prova a chiarire: "Nessun segreto. Non solo i verbali ma anche i sopralluoghi sono pubblici, è interesse del Comune sapere come va il servizio". I controlli effettuati in questo ultimo anno scolastico non sono stati numerosi. Su sette plessi dell’istituto scolastico Quintino Di Vona solo tre sono le verifiche fatte dalla commissione, in una delle quali – la scuola dell’infanzia di Groppello – ci sono state segnalazioni negative, sull’igiene e la presenza di ragnatele nei locali utilizzati come refettorio. Non sono mancati, poi, gli accertamenti dell’Ats durante l’anno scolastico, tre in totale, in cui è emersa ancora una volta la questione della avanzo del cibo: "All’osservazione si è rilevato per tutto l’intero pasto una scarsa accettazione con molto scarto, nel gastronorm è rimasto circa un quarto di pasta non distribuita" si legge nel verbale dell’azienda sanitaria. Stefano Dati

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro