Mensa, asta ribassata e appalto prorogato

L’amministrazione per ora mantiene l’incarico a Gemeaz per dare continuità al servizio

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di Stefano Dati

Il bando per la gestione della mensa scolastica deve fare i conti con gli effetti della guerra in Ucraina che ha portato all’aumento dei prezzi su energia e prodotti alimentari. Due le partenze di gara aperta resesi necessarie per variare la valutazione economica sul valore complessivo dell’appalto. Una variazione che in molti sostengono sia legata agli aumenti dei prezzi su energia e prodotti alimentari a causa delle conseguenze per la crisi in ucraina.

L’assessora alla scuola Rosetta Stavola (nella foto) però è di tutt’altro parere: "L’avvio della gara aperta, pubblicata a giugno, recepisce quella pubblicata in precedenza a maggio variandone la quota base d’asta, ridotta, perché è stato decurtato l’importo relativo al servizio prorogato alla Gemeaz da settembre a dicembre 2022. Una proroga che si è resa necessaria per garantire continuità al servizio nelle more della nuova aggiudicazione senza aggiunta di nuovi oneri". Il Comune ha dovuto rivedere, dunque, le cifre sul valore stimato dell’appalto per renderlo più appetibile agli interessati e quindi riproposto nel mese di giugno. Nella prima gara aperta di maggio la durata della concessione all’assegnatario era stata definita in sei anni per un importo a base d’asta di 6.501.600, mentre si passa poi a 4.334.400 nel caso di eventuale rinnovo successivo per quattro anni per arrivare in seguito a 541.800 per eventuale proroga tecnica di sei mesi. La nuova procedura di gara, resa pubblica nel mese di giugno, cambia di fatto nel solo importo base ridotto a 6.068.000 per una durata dell’assegnazione, però, di 67 mesi a partire dal gennaio del 2023. Tutto resta invece immutato per le eventuali proroghe successive. Da registrare il miniritocco alle tariffe da versare, circa 10 centesimi su ogni fascia di pagamento, per i genitori in vigore con l’arrivo del nuovo gestore, quindi da gennaio 2023. "Il contenuto ritocco – continua l’assessora – è dovuto agli aumenti in generale dei costi dei servizi e beni".

Resta poi da chiarire la questione della lotta ai cattivi pagatori delle rette che potrebbero incorrere alla sospensione del servizio messo in atto dal gestore, in accordo con l’amministrazione, in caso di morosità colpevole. " I criteri per l’applicazione – conclude l’assessora Rosetta Stavola – della sospensione o interruzione dal servizio saranno individuati con successivo atto di giunta comunale".

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