Lotta al Covid: eroi, ma solo a parole. I medici non ci stanno

Mozione dell’Ordine di Milano chiede un indennizzo statale per chi ha combattutto la guerra al Covid: "Riconoscano il nostro sacrificio"

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Milano, 18 giugno 2020 - Chiede un indennizzo statale per tutto il personale sanitario che a qualunque titolo "è sceso in campo nella battaglia contro il Covid19", l’Ordine dei medici di Milano. "Che ripaghi, almeno formalmente, tutto il personale sanitario, medico e paramedico" che nell’emergenza "ha dato la vita e la salute per gli altri", spiega Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine il cui consiglio ha varato una mozione per la promulgazione di una legge nazionale urgente.

«I medici e tutti i sanitari sono stati etichettati come eroi, nella concretezza con pochi onori - osserva Giuseppe Deleo, consigliere dell’Ordine e medico legale –. In un numero tutt’altro che irrilevante sono stati vittime di questa malattia di cui ancora non conosciamo le conseguenze a lungo termine. Al di là dei compiti che spettano alla magistratura, l’Ordine avverte naturale e spontanea la necessità di contemplare legislativamente questa norma di equo indennizzo, da corrispondersi per esempio nel consolidato canovaccio della pensionistica privilegiata di Stato, nota come causa di servizio. Tutto ciò a prescindere dall’individuazione del preciso momento infettante e dalla eventuale sussistenza di concause". La richiesta, spiegano dall’Ordine di Milano, nasce anche "alla luce dell’insufficienza e dell’inadeguatezza delle coperture assicurative destinate al personale medico-sanitario".

Lo stesso Ordine di Milano, tra l’altro, un paio di settimane fa denunciava "i potenziali pericoli" insiti in un comma nel decreto “Rilancio Italia” che prevede il blocco delle esecuzioni e dei pignoramenti nei confronti delle aziende sanitarie, "e attenzione che varrà anche contro i medici che vantassero diritti rispetto all’ospedale, ipotesi non peregrina in eventuali contenziosi da rischio Covid", avvertiva il presidente Rossi. Tra l’altro lo stesso Ordine di Milano, tra marzo e aprile, denunciava le pubblicità di studi legali che invitavano i pazienti a far causa, per la pandemia, ai dottori che l’affrontavano "a mani nude".

L’ultima mozione però, sottolinea il presidente Rossi, non è una questione di carte bollate. E rispolvera un paragone, "i moderni militi ignoti", che aveva coniato nei primissimi giorni dell’emergenza per i medici milanesi "sia ospedalieri che convenzionati", ora estendendolo a chi, svolgendo "una qualsiasi altra professione sanitaria", ha "spontaneamente scelto di immolarsi, nonostante la mancanza di dispositivi di protezione individuali". Lo Stato, spiega, deve "riconoscere concretamente il sacrificio" dei sanitari e "risarcire i superstiti di chi ha perso la vita o ha contratto il virus con conseguenti lesioni permanenti": "È un gesto di solidarietà sociale".

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