In pensione o scomparsi: mancano i medici di base

Ats ha nominato al momento dei sostituti ma i pazienti sono in apprensione. Presidio in difesa dei servizi sanitari organizzato dalla Rete della salute

Un'anziana dal medico

Un'anziana dal medico

Sesto San Giovanni (Milano), 12 gennaio 2021 - Tra pensionamenti e la prematura scomparsa di Roberto Trezzi, colpito dal Covid, a Sesto è ancora Sos medici di base. Per ora si tampona con i sostituti, ma i pazienti sono già in apprensione, soprattutto in un momento in cui il professionista di medicina generale è il primo presidio di prossimità anche per la pandemia in corso.

Con il 31 dicembre, a Sesto, sono andati in pensione due medici di medicina generale: la dottoressa Donatella Brambilla di piazza IV Novembre e il dottor Fuad Nasrawi di via Nievo. «Gli assistiti non devono scegliere un nuovo medico di base, ma recarsi in via Carlo Marx per chiedere chi è il sostituto assegnato d’ufficio – fa sapere l’assessore ai Servizi sociali Roberta Pizzochera –. L’Ast, in collaborazione con l’amministrazione comunale, ha messo a disposizione due medici sostituti». Sono Emanuele Mario Favale, che ha lo studio in via Monte San Michele, e Domenico Benedetto.

C’è però anche la staffetta al rione Vittoria, che si è resa necessaria a causa della morte del dottor Trezzi. «Nei giorni scorsi, noi assistiti ci siamo informati e siamo stati mandati a Cologno Monzese – spiega una paziente –. Fino al 28 gennaio abbiamo il sostituto nello studio di viale Marelli, dopo non sappiamo come comportarci. Cambiare città diventa un problema». Soprattutto per la popolazione più anziana e fragile e soprattutto in un momento in cui i contatti, anche nell’ambito familiare, vanno limitati al massimo. Dopo quella data sarà nominato un altro medico sostituto, ma sempre temporaneo.

Un vero problema se si pensa che prima la Pelucca e poi Cascina Gatti hanno lottato oltre un anno per avere ristabiliti tutti i presidi sanitari tra professionisti in pensione, soluzioni precarie e posizioni accettate e poi rifiutate last minute. Una carenza di medici di base con cui tutto l’hinterland lotta ormai da quasi tre anni. E tutti i medici di base già presenti sul territorio non hanno più disponibilità per accogliere nuovi assistiti.

Anche per chiedere una copertura ottimale del servizio di medicina generale, sabato mattina la Rete della Salute ha indetto una manifestazione davanti all’ospedale. «Vogliamo una sanità pubblica che curi bene, che lo faccia in tempi brevi, che lo faccia con rispetto, che non ci costringa a pagare, che ci offra servizi per la prevenzione. Per chiedere questo e per rinnovare la richiesta di incontro con le direzioni generali e sanitarie di Ats e Asst organizziamo il presidio».

 

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