Medici e infermieri si “autotassano” per fare assumere colleghi

Sacrifici in corsia in cambio di 250 contratti

Un'offerta sanitaria più efficiente e turni meno stressanti (Fotogramma)

Un'offerta sanitaria più efficiente e turni meno stressanti (Fotogramma)

Milano, 20 luglio 2018 - Medici, infermieri, tecnici e operatori sanitari si “autotassano” per fare assumere colleghi e così respirare gli organici degli ospedali lombardi, messi in crisi dalla mancanza di risorse ma soprattutto dall’impossibilità di liberarle da vincoli normativi e “di stabilità”. Succede, succederà anzi entro l’autunno, annuncia l’assessore al Welfare Giulio Gallera, grazie a due accordi che la Regione ha siglato questa settimana: con Cgil, Cisl, Uil e Fsi-Usae per il “comparto” (infermieri, tecnici, Oss), e con tutte le principali sigle dei medici. Il personale «ha dimostrato grande senso di responsabilità», spiega Gallera, accettando di rinunciare a un pezzetto delle risorse aggiuntive regionali che servono a finanziare i suoi incentivi nell’anno 2018 per tirar fuori 16 milioni e mezzo di euro.

Serviranno ad assumere (a tempo indeterminato, specifica la Regione) 250 tra medici, infermieri, tecnici e operatori: quanti per tipo, su quali specialità e dove è una decisione che sarà presa dopo «una ricognizione da effettuare nelle nostre Aziende socio-sanitarie territoriali», per individuare le situazioni più drammatiche. E tamponare un problema generato, precisa l’assessore, dalle «scarse risorse messe a disposizione dal Governo nazionale» ma anche dai «limiti normativi e finanziari», in particolare la norma (discendente dalla finanziaria del 2006) che impone a tutte le Regioni di riportare entro il 2020 la spesa per il personale a quella del 2004, tagliata dell’1,4-1,6%. Il 2020 è a un passo, e il risultato è che anche in Lombardia spendere per comprare una Tac o per costruire un nuovo ospedale è burocraticamente più agevole che investire gli stessi soldi nell’assunzione massiva di medici e infermieri. «In questo contesto - chiarisce Gallera - in uno spirito di collaborazione i sindacati hanno accettato la riduzione delle quote previste per gli incentivi 2018 e dato un segno tangibile ai lavoratori, decidendo di investire non solo per incentivare il personale presente ma anche per il reclutamento di nuove risorse umane che consentirà turni meno stressanti e un’offerta sanitaria più efficiente». Accettando di levarsi qualcosa in busta paga, pur di tirare il fiato in corsia.

 

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