Maxi rissa tra giovanissimi C’è anche un minore positivo

Quaranta ragazzi se le danno di santa ragione nei giardini di viale Matteotti. Due arresti e sette denunce, nei guai i genitori del sedicenne contagioso

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di Rosario Palazzolo

Erano in oltre quaranta, tutti giovanissimi. Uno di loro persino positivo al Covid-19. Ragazzi a caccia di espedienti per dare una svolta alle loro giornate annoiate e prive di stimoli. Mercoledì sera hanno dato vita a una maxi rissa nei giardinetti di viale Matteotti, nel cuore del quartiere Rondinella di Sesto San Giovanni. Il caos è esploso poco dopo le 19,30, ai margini dei giardini Don Luigi Sturzo, dove i giovani si erano ritrovati come fanno abitualmente per passare il tempo, tra uno scherzo, un dispetto e le tante sigarette spente sull’asfalto. L’altra sera qualcosa è scattato. Non si sa per quale motivo, ma sicuramente futile come confermano i carabinieri, hanno cominciato a litigare e se le sono date di santa ragione. La rissa che è andata avanti per diversi minuti, tanto che i residenti hanno avuto il tempo per avvertire i carabinieri che sono arrivati in forze da tutto il Nord Milano. L’intervento, che ha reso necessario l’impiego di otto autovetture provenienti dai vari Comandi e dal nucleo Radiomobile, con l’ausilio di due equipaggi della polizia locale, è stato piuttosto complesso. I militari hanno dovuto rincorrere uno ad uno i giovani, individuandone subito una decina. Altri sono stati rintracciati nelle vie adiacenti. Alla fine, almeno 15 sono stati identificati. Di loro, due maggiorenni stranieri, originari dell’Egitto, sono stati arrestati. Denunciati in stato di libertà sette minorenni, anch’essi di origini straniere, ma nati o residenti in Italia fin da piccolissimi. Un dettaglio non da poco, perché l’origine e la conformazione sociale di questi gruppi mostra quanta fragilità si celi tra i i giovani delle seconde generazioni di stranieri che vivono nei quartieri di Sesto. Tra loro persino un sedicenne positivo al Covid-19, non residente a Sesto, che avrebbe dovuto rimanere a casa in isolamento. Per questo motivo, sono stati denunciati anche i suoi genitori. La maggior parte dei ragazzi ha riportato solamente piccoli graffi. Sono stati assistiti e medicati dal personale del 118 arrivato molto dopo perché impegnato nell’emergenza sanitaria.

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