Maxi frode fiscale, 8 a giudizio immediato Iva evasa con fatture false per 2 miliardi

Il gip Roberto Crepaldi ha disposto il processo con rito immediato per 8 persone finite lo scorso settembre agli arresti domiciliari per una presunta maxi frode fiscale, con 1,8 miliardi di euro di fatture false e un’evasione Iva da 260 milioni, per la quale tra gli indagati figurano anche le società della grande distribuzione Gs e Auchan, ora Margherita, e Miti, che opera nel campo del “personal care“.

Il giudice ha accolto la richiesta dei pm Nicola Rossato e Stefano Civardi nell’indagine coordinata anche dall’aggiunto Maurizio Romanelli e condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf milanese. L’inchiesta ha portato anche a sequestri per 260 milioni di euro, di cui 60 a Gs, controllata da Carrefour, e Auchan. Quest’ultima, tra l’altro, sul fronte amministrativo-tributario ha già versato all’Agenzia delle Entrate circa 60 milioni di euro, mentre altri accordi col Fisco, a seguito degli accertamenti, saranno definiti nei prossimi giorni.

Tra le persone per cui il prossimo febbraio si aprirà il processo davanti al tribunale, a meno che non scelgano un altro rito, ci sono Gianpietro Racagni, ex responsabile dell’ufficio acquisti del ramo italiano di Auchan e gli imprenditori bresciani Giorgio e Maurizio Lazzari e campani Antonio, Raffaele, Vittorio e Alfonso Crisci. Nell’indagine gli indagati sono 46 e le accuse, a vario titolo, sono associazione per delinquere ed emissione di false fatture.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro