Maura e Andrea, pillole di filosofia e (felicità)

Fondatori di “Tlon“ hanno raggiunto in poco tempo una community di oltre 400mila follower: e a dicembre approdano in teatro

Migration

di Mariachiara Rossi

In un mondo in costante cambiamento, che pone l’uomo in una condizione di incertezza nei confronti di sé stesso e del futuro, Maura Gancitano, saggista e divulgatrice culturale laureata in filosofia politica all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e Andrea Colamedici, a sua volta specializzato in filosofia antica, coppia nella vita e nel lavoro, hanno deciso nel 2015 di mettere a disposizione la loro formazione a servizio della collettività. Tlon, è il progetto che risponde a questa esigenza e che ha raccolto nell’immediato la partecipazione del grande pubblico: non si i tratta di una vera propria scuola di filosofia

tradizionale, ma di un’iniziativa poliedrica che ha trovato terreno fertile prima sui social, dove i “tlonisti” fondatori hanno raggiunto in poco tempo una community di oltre 400mila follower, e poi all’esterno con

seminari, worskshop, lezioni in università fino a dare origine a “Edizioni Tlon” e alla Libreria Teatro Tlon di Roma. Un percorso che li porterà ad esibirsi al Teatro Carcano il 5 dicembre con Murubutu e il 13 febbraio

con Barbascura X.

A che modello si ispira Tlon?

"Tlon è un chiaro riferimento all’opera di Jorge Luis Borges “Tlön, Uqbar, Orbis Tertius”, un racconto che parla di un mondo fittizio che si sostituisce a quello vero. Borges è stato lungimirante, oggi allo stesso modo

viviamo in una costante sindrome da burn-out (forte stress emotivo ndr) che provoca un progressivo deterioramento delle emozioni. Attraverso il nostro podcast cerchiamo di spiegare come siamo arrivati a

questa situazione, non abbiamo la pretesa di trovare delle risposte, ma speriamo di attivare delle riflessioni tra gli ascoltatori".

Come siete riusciti a rendere “il filosofare” alla portata di tutti?

"Non abbiamo fatto altro che parlare di temi urgenti: siamo partiti con delle pillole sulla divulgazione del pensiero positivo e sulla legge dell’attrazione, per poi spostarci sulla costante richiesta della performatività.

Il cambiamento climatico è uno degli argomenti che abbiamo sviluppato nel tempo ed è anche per questo motivo che il nostro pubblico è molto trasversale: abbraccia un target di giovanissimi, adolescenti inclusi,

fino a raggiungere i quarantenni".

Nei prossimi mesi vi esibirete al Carcano di Milano con due performance.

"Non sarà una conferenza, ma un vero e proprio scambio interattivo. In entrambe le date toccheremo il tema della “Meraviglia”, intesa nella sua accezione originaria di orrore e stupore, e tenteremo di far abbandonare al pubblico la sensazione di impotenza e di passività nei confronti degli eventi di cui siamo

spettatori. Con Murubutu, cantante eclettico, ci concentreremo sulla decostruzione dell’ideale di amore mentre con Barbascura X, abbineremo la divulgazione scientifica alla filosofia".

Perché avete scelto proprio il teatro come luogo di confronto?

"Negli ultimi mesi dopo i lunghi periodi di lockdown, le persone hanno incominciato a frequentare il teatro con più entusiasmo. L’anno scorso abbiamo avuto modo di esibirci con

“La Rappresentante di Lista”, toccando dal vivo il mix esplosivo generato dall’abbinamento tra filosofia e musica pop".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro