"Il mio diploma a 74 anni per domare l’informatica"

Vincenzo Mollica, l’architetto -studente del Molinari: farò l’assistente in laboratorio

Vincenzo Mollica, classe 1948, maturando del Molinari, sale in cattedra per l’ultima prova

Vincenzo Mollica, classe 1948, maturando del Molinari, sale in cattedra per l’ultima prova

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Milano, 1 luglio 2022 -  Una laurea in Architettura alle spalle, preceduta da un diploma scientifico al liceo Volta; due figli e un lavoro che richiedeva sempre più competenze informatiche. "Un gap che volevo colmare": così Vincenzo Mollica, classe 1948, è tornato a scuola, ripartendo dalla terza superiore all’istituto tecnico Molinari. Per tre anni lavorava di giorno e frequentava le lezioni dopo il tramonto, in presenza o a distanza. Sempre con costanza. "Ci ha contattato per iscrivere il figlio e si è innamorato del percorso che gli avevamo prospettato", ricorda il prof Antonio Fezza prima del suo colloquio. "Avevo l’esigenza di approfondire l’aspetto informatico, per una riqualifica professionale, e un po’ l’ho fatto anche per spronare tutta la famiglia", racconta lui, che è seduto in cattedra per la prova finale, circondato da tutta la commissione.

"Sono iscritto all’Ordine degli Architetti e ho sempre lavorato nel settore industriale, poi sono entrato nella logistica – spiega Vincenzo Mollica –, un mondo che ha subito una fortissima informatizzazione negli ultimi 10 anni, con l’avvento di Amazon c’è stato un salto esponenziale. Prima ho iniziato percorsi di formazione in autonomia, ma sui linguaggi di programmazione da solo è complicato. Mi serviva di più e una formazione che solo un indirizzo tecnico poteva darmi". Avrebbe potuto ricominciare dall’università. "Ma l’approccio è più teorico nei primi tre anni e a me serviva l’aspetto laboratoriale che al serale ho incontrato. I costi per ingegneria informatica in università, poi, sono un po’ impegnativi", continua Mollica. Così si è messo a studiare su banche dati, reti, linguaggi della comunicazione web in via Crescenzago. "Il primo anno i miei compagni di corso mi studiavano, poi hanno capito che ero uno molto attento alla meritocrazia e sono stato un po’ di esempio per qualcuno – prosegue il maturando –. Ho rifatto con piacere anche i tre anni di matematica e fisica perché un po’ di ruggine c’era, nonostante da solo avessi già fatto un bel ripassone". Chiudendosi la porta del Molinari alle spalle si sente più leggero, ma non ha alcuna intenzione di fermarsi qui. "Finalmente mi riposerò, ma poi si continua a studiare anche se sono già abbastanza maggiorenne. Farò domanda per fare supplenze e come assistente di laboratorio di informatica, per aiutare gli studenti mostrando dove indirizzare i loro studi, ma soprattutto per me, per imparare, per capire quello che ancora mi manca – conclude Mollica –. Il diploma mi ha dato un’infarinatura, sul lavoro ho toccato con mano cosa serve alle imprese, ma bisogna consolidare e voglio approfondire ancora: lo farò da assistente tecnico". Non lascia il mondo della scuola mentre la commissione plaude a "uno studente che ci dà lustro dopo questi due anni complicati e che è stato un esempio di costanza e perseveranza per tutti i compagni".