Maturandi in piazza contro l’esame

"Non ci sono condizioni per farlo in presenza" dice una studentessa del Carducci

Gli studenti si mobilitano contro la maturità. Succederà lunedì 8 giugno in piazza Duomo dalle 15.30. L’iniziativa è stata organizzata dal collettivo milanese "Studenti in piazza", dalla pagina social "Nomaturita2k20", in collaborazione con decine di rappresentanti di istituto che protesteranno anche oggi a Roma.

Nel mirino dei maturandi l’esame di stato che quest’anno non prevede scritti ma un solo colloquio orale in presenza. "Falso pensare che sia una passeggiata. Prima e seconda prova sono state sostituite con un complesso surrogato che non le sostituisce" dice Laura Carloni, studentessa del liceo classico Carducci, tra gli organizzatori dell’iniziativa sotto la Madonnina.

La studentessa sottolinea i problemi organizzativi "legati alla carenza dei presidenti di commissioni" e all’"eccesso di responsabilità" che pesa sulle spalle di presidi e insegnanti "nell’ipotesi malaugurata di contagi", oltre al carattere "nebuloso" delle modalità d’esame "che sono tuttora poco chiare".

Resta poi il nodo di quegli studenti sprovvisti di pc o tablet oppure di una connessione alla Rete stabile: "Costoro non hanno potuto prepararsi all’esame senza colpa" ragiona Carloni.

Per questo lei e gli altri studenti chiedono - anche con una petizione su Change.org che ieri sera aveva raccolto quasi 58mila firme - "l’eliminazione del colloquio orale". La valutazione dovrebbe essere calcolata "sulla base della media degli ultimi tre anni".

Annamaria Lazzari

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