Marzia Capezzuti scomparsa, il sospetto: "Torturata e assassinata". Indagini in corso

Nuove testimonianze sulla vicenda della giovane partita da Milano e sparita da un paese in provincia di Salerno. Un quadro cupo di violenze nella casa dove viveva con il compagno e la sorella di lui

Marzia Capezzuti (foto da Chi l'ha visto?)

Marzia Capezzuti (foto da Chi l'ha visto?)

Marzia Capezzuti, la ragazza di 29 anni partita da Milano e scomparsa da Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno, probabilmente nel giugno del 2021, è stata uccisa? E il suo fidanzato Alessandro, con il quale abitava nella casa di Barbara, sorella di lui, è veramente morto di ictus? Oppure è stato assassinato? E Marzia sapeva come fosse morto il compagno? Domande ancora senza risposta, questioni a cui sta cercando di venire a capo la procura di Salerno, che ha aperto un fascicolo sul caso della giovane milanese, con cinque indagati. Inizialmente il capo d'accusa presunto era maltrattamenti e sequestro di persona. Ora l'ipotesi si è aggravata: gli inquirenti sospettano omicidio e occultamento di cadavere.

Le nuove testimonianze

Nella puntata di ieri di Chi l'ha visto? sono state rese note nuove testimonianze sulla vicenda. Dichiarazioni anonime. Ma anche gli interventi di Giuseppe, il figlio di Alessandro, e della ex moglie Daniela, prima compagna dell'uomo, deceduto nel novembre del 2019, da lei descritto come un "violento con problemi di alcolismo". In trasmissione, per esempio, è stata fatta ascoltare la telefonata di una persona che ha raccontato di aver visto Marzia in condizioni precarie, fisiche e psicologiche. "L'ho vista coperta di lividi e con i capelli rasati - racconta l'anonimo, una persona che probabilmente ha frequentato la casa dove si trovava  - Aveva il volto tumefatto ed era senza denti. In quella casa (l'abitazione di Barbara, sorella di Alessandro, ndr) tutti sapevamo cosa succedeva. Davamo a Marzia cibo e sigarette di nascosto, perché se Barbara se ne fosse accorta l'avrebbe picchiata". E, ancora: "Marzia era una ragazza educata. Le dicevamo di scappare. Lei ci diceva di non poter andarsene. In quella casa le rubavano tutto".

Secondo l'anonimo Marzia avrebbe lasciato la casa dove sarebbe stata tenuta in condizioni di soggezione un anno fa, "con un uomo di colore". Se questo sia vero, però, non è dato sapere. Così come ancora non si sa quale sia l'effettivo destino della giovane scomparsa, anche se i familiari - ieri presenti in trasmissione, a partire da papà Ciro - iniziano a perdere la speranza di vederla viva.

Un cupo quadro di violenze

A quanto risulta dalle testimonianze la casa dove abitava Marzia era una sorta di "antro degli orrori". La stessa giovane milanese sarebbe stata maltrattata e torturata. Un'altra testimone anonima ha detto che, se avesse continuato a vivere con Barbara, avrebbe potuto fare la fine di Marzia.

Daniela, l'ex moglie di Alessandro, davanti alle telecamere di Chi l'ha visto? è chiara: "E' stata la casa del mio incubo. Avevo paura di tutti". Fra quelle mura Daniele avrebbe subito violenze anche da Alessandro. Il quale non avrebbe esitato a prendersela anche con il figlio Giuseppe. "Mio padre minacciò di spararmi in testa", ha detto all'inviato Rai. Nel 2019, dopo un precedente arresto, arriva la notizia della morte di Alessandro. Il suo corpo viene trovato a Napoli. Ufficialmente gli è fatale un ictus. Il sospetto, però, è che dietro quella morte ci possa essere altro. "Un giorno andai a casa di Barbara e trovai Marzia - racconta Giuseppe - Barbara le diceva: 'Stai zitta o ti faccio fare la fine di mio fratello'" Parole simili a quelle di Daniela: "Barbara le diceva: 'Tu sai cosa è successo a mio fratello, devi stare qua fino a quando non esce la verità'".

L'ultima volta che Daniela ha visto Marzia risale al 2021. A una festa. "Anche in quell'occasione mi accorsi che aveva paura". Poi la scomparsa. Secondo Giuseppe la sparizione sarebbe collegata alla morte di suo padre. "Penso che Marzia sapesse come è morto Alessandro", ha detto. Un elemento che si aggiunge a un quadro inquietante, con il sospetto che Marzia fosse picchiata e costretta a prostituirsi. "Veniva trattata come una schiava", ha detto un altro testimone anonimo.

 

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