Martiri partigiani, nuovo scontro tra Comune e Anci

Il sindaco nel mirino dei partigiani per non averli coinvolti abbastanza "Noi, solo invitati a presenziare"

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Scintille fra Comune e Anpi, e la cerimonia di commemorazione dei 5 martiri partigiani (Luigi Lodola, Giuseppe Fontana, Giuseppe Ruggeri, Giovanni Ballarati e Luigi Restelli, fucilati il 31 marzo 1945) "si sdoppia". La prima si terrà oggi, a partire dalle 10 del mattino, promossa dall’amministrazione comunale: il programma prevede messa alle 10, il corteo e la posa della corona di fiori al cippo dalle 10,45, un intervento del sindaco Fabio Colombo alla presenza delle autorità. Ma ve ne sarà una seconda, domenica 3 aprile, con la firma dell’Anpi cassanese: ritrovo alle 10, corteo, commemorazione con letture e interventi, posa della corona alla memoria del deportato Bonifacio Colognesi, consegna delle tessere ad honorem ai parenti delle vittime. Doppia cerimonia, con polemica. "Esclusi dall’organizzazione – così Anpi – e ‘invitati’ dal Comune semplicemente a fare presenza". Il sindaco rimanda al mittente: "Abbiamo voluto una cerimonia istituzionale. I partigiani, del resto, sono di tutti. Non di una sola sigla".

È stata nei giorni scorsi Anpi, nelle persone del responsabile di sezione Enzo Fagnani e dalla componente del direttivo Simona Merisi, a diffondere una nota. "Da 70 anni l’Anpi di Cassano d’Adda ha organizzato la commemorazione: prima in autonomia, poi coinvolgendo le amministrazioni, che, di ogni colore, hanno sempre partecipato. Con lo stesso spirito abbiamo cercato di collaborare con il Comune quest’anno. Prima non abbiamo avuto risposte. Poi abbiamo appreso, dalla voce del sindaco, che l’intenzione dell’amministrazione era quella di gestire direttamente la cerimonia; che l’unico intervento istituzionale sarebbe stato quello del sindaco e noi ‘eravamo invitati a presenziare’". Rammarico: "La manifestazione dei 5 martiri è evento partigiano e cittadino: per questo, e ancora di più in questo delicato momento, l’azione unitaria nell’organizzazione di un evento che omaggia la memoria della Resistenza e i valori della Costituzione sarebbe stata doverosa". Così il sindaco Fabio Colombo. "Ho spiegato e ribadisco che abbiamo scelto di gestire in autonomia la cerimonia. Scelta che modifica una modalità ‘consolidata’, ma con cui non si intende escludere nessuno. Anpi è stata invitata e, non nel momento istituzionale, avrebbe potuto fare il suo intervento". Monica Autunno

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