Inchiesta Maroni, il capo della sua segreteria non risponde ai pm

Anche Giacomo Ciriello è indagato. Per il pomeriggio è stata convocata come testimone Maria Grazia Paturzo, la quale, stando agli atti dell'indagine, avrebbe ottenuto indebitamente un contratto di collaborazione per 2 anni con Expo per un compenso di oltre 5mila euro al mese. Tra le presunte prove, telefonate di pressione

Il governatore della Lombardia Roberto Maroni (Newpresse)

Il governatore della Lombardia Roberto Maroni (Newpresse)

Milano, 16 luglio 2014 - Continua l'inchiesta che vede indagato il presidente della regione Lombardia Roberto Maroni e il capo della segreteria Giacomo Ciriello per presunte pressioni per far ottenere due contratti di collaborazione a due ex collaboratrici di Maroni che lavoravano con quest'ultimo quando era ministro. Stamattina, Ciriello ha deciso di non rispondere alle domande dei pm di Busto Arsizio. Da quanto si e' saputo, infatti, i pm Eugenio Fusco e Pasquale Addesso gli hanno mandato un invito a comparire e il capo della segreteria ha fatto sapere agli inquirenti che non si sarebbe presentato per l'interrogatorio.

Per il pomeriggio i pm hanno convocato come testimone Maria Grazia Paturzo, la quale, stando agli atti dell'indagine, avrebbe ottenuto indebitamente un contratto di collaborazione per 2 anni con Expo per un compenso di oltre 5mila euro al mese. Ieri, invece, e' stata sentita l'altra donna, Mara Carluccio, che ha ottenuto un contratto da Eupolis, ente di Regione Lombardia, per 1 anno e per un totale di 29.500 euro. Ieri sono stati convocati come testi anche l'Ad di Expo Giuseppe Sala e due funzionari della societa'. Gli inquirenti hanno anche intenzione di convocare per l'interrogatorio Roberto Maroni, il quale ieri, tramite il legale Domenico Aiello, ha depositato un'istanza per il trasferimento degli atti dell'indagine da Busto Arsizio per incompetenza territoriale.

Nell'inchiesta, condotta dai carabinieri del Noe e coordinati dai pm Eugenio Fusco e Pasquale Addesso, tra le presunte prove ci sarebbe una serie di conversazioni intercettate tra Ciriello e alcuni funzionari delle due societa' nelle quali lo stretto collaboratore di Maroni avrebbe pressato gli interlocutori per far assegnare i due contratti, agendo, secondo l'accusa, per conto e su mandato del governatore. Da quanto si e' appreso, inoltre, il contratto di collaborazione con Expo assegnato a Maria Grazia Paturzo riporta come data di inizio il 21 novembre del 2013 (durata due anni). Piu' o meno nello stesso periodo un'altra ex collaboratrice di Maroni, Mara Carluccio, avrebbe ottenuto un contratto da parte di Eupolis. In relazione a quest'ultimo contratto, gli inquirenti avrebbero accertato anche un accordo tra piu' soggetti. Verifiche sono in corso da parte degli investigatori per capire se le due persone assunte effettivamente esercitassero le prestazioni indicate nei contratti. Gli inquirenti, dopo aver accertato lo scorso 4 luglio il presunto reato e aver iscritto Maroni e Ciriello nel registro degli indagati, hanno disposto due giorni fa perquisizioni a Roma e Milano e stanno procedendo alla convocazione di indagati e testimoni.

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