Inchiesta Maroni, il pm ribadisce: rinvio a giudizio per altri tre indagati

Eugenio Fusco ha chiesto il rinvio a giudizio per il capo della segreteria di Maroni, Giacomo Ciriello, per Andrea Gibelli, segretario generale del Pirellone e presidente di Ferrovie Nord Milano, e per Mara Carluccio, ex collaboratrice del Governatore lombardo

Roberto Maroni

Roberto Maroni

Milano, 30 settembre 2015 - Nel corso dell'udienza preliminare il pm di Milano Eugenio Fusco ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per il capo della segreteria di Roberto Maroni, Giacomo Ciriello, per Andrea Gibelli, segretario generale del Pirellone e presidente di Ferrovie Nord Milano, e per Mara Carluccio, ex collaboratrice del Governatore lombardo. Tutti e tre sono indagati nell'inchiesta con al centro le presunte pressioni esercitate da Maroni per far ottenere un lavoro e un viaggio a Tokyo a due sue ex collaboratrici, tra cui anche Maria Grazia Paturzo (non indagata). Nel frattempo, la società Expo 2015 spa e il suo dg Christian Malangone hanno formalizzato stamani la richiesta di essergiudicati con rito abbreviato e la discussione di pm e difese è stata aggiornata al prossimo 20 novembre. In quella data il gup Chiara Valori dovrebbe emettere sia la sentenza nel processo abbreviato che l'ordinanza sul rinvio a giudizio o meno degli altri tre indagati. Per Maroni, invece, il processo con rito immediato (chiesto dallo stesso Governatore per saltare la fase dell'udienza preliminare) inizierà il prossimo primo dicembre.

Maroni, che sarà giudicato dalla quarta sezione penale del Tribunale milanese, è accusato di induzione indebita e turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente. Secondo l'accusa, il Governatore avrebbe voluto che Paturzo (con la quale, secondo il pm, aveva una «relazione affettiva») fosse inserita nella delegazione della Regione per un viaggio a Tokyo del 2014 nell'ambito del 'Worl Expo Tour' e che fosse spesata da Expo. Da qui le sue presunte «pressioni» su Malangone, attraverso Ciriello, e l'accusa di induzione indebita contestata anche al dg di Expo. La società, invece, è indagata in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti. Nel secondo filone dell'inchiesta, invece, Maroni è accusato di aver turbato la gara per favorire l'assegnazione di un contratto di collaborazione con Eupolis, ente di ricerca della Regione, a Mara Carluccio, altra ex collaboratrice. E l'allora dg della società, Alberto Brugnoli, in questo filone ha già patteggiato. Oggi il gup, prima che iniziasse la discussione del pm sulle posizioni dei tre indagati in udienza preliminare, ha respinto una richiesta della difesa di Ciriello, rappresentata dall'avvocato Domenico Aiello, di trasferire il procedimento a Roma per competenza territoriale.

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