Marocco in semifinale ai Mondiali, l'appello: "Tifiamo in modo responsabile"

Da quattro anni a Melegnano opera un sodalizio per far conoscere la storia e le tradizioni di questo Paese

Uno degli appuntamenti organizzati dal sodalizio e aperti alla cittadinanza

Uno degli appuntamenti organizzati dal sodalizio e aperti alla cittadinanza

Melegnano (Milano) - Un’associazione che vuole favorire lo scambio culturale tra italiani e stranieri. È questo lo Spazio marocchino-italiano per la solidarietà, sodalizio attivo tra San Giuliano e Melegnano per far conoscere la storia e le tradizioni del Marocco, favorendo il dialogo e la condivisione.

Con l’approdo della nazionale di calcio marocchina alla semifinale dei Mondiali in Qatar, è tornata in primo piano anche l’importanza dell’integrazione e della comunanza inter-etnica. Proprio in questa direzione si muove lo Spazio marocchino-italiano, espressione dell’Islam moderato e di un’immigrazione rispettosa del contesto che la ospita. "Vogliamo far conoscere il buono che c’è nella nostra nazione anche per evitare che i pochi che non rispettano le regole possano rovinare l’immagine dei molti che si comportano correttamente", spiega uno degli attivisti, il sangiulianese Tarik Banour.

Svariate le iniziative che sono state organizzate nel corso degli anni, in accordo coi Comuni. Come quella del mese scorso al castello di Melegnano, dove tavole rotonde, momenti conviviali e presentazione di libri hanno ricordato la Marcia verde, l’evento che il 6 novembre 1975 fece segnare l’indipendenza del Sahara marocchino dalla dominazione spagnola. O come la cena multietnica dello scorso aprile, sempre al castello di Melegnano, dove le specialità tipiche della cucina araba sono diventate l’occasione per unire italiani e stranieri in un momento di aggregazione. Nel marzo 2019, nel corso di uno spettacolo al teatro La corte dei miracoli di Melegnano, l’associazione ha premiato il giovane Adam El Hamami, ai tempi studente di seconda media a Crema. Il ragazzino, che si era ritrovato insieme a 50 compagni di classe a bordo di un autobus dirottato dal suo stesso conducente, era riuscito a mantenere i nervi saldi e a chiamare i soccorsi.

"L’anno scorso abbiamo organizzato il trasferimento in Marocco delle salme delle due ragazze (Hanan Nekhla e Sara El Jaafari, ndr) uccise dalla mietitrebbiatrice in un campo di San Giuliano. Anche in occasione della morte di Adil Belakhdim (sindacalista di Vizzolo Predabissi investito e ucciso da un camion durante un picchetto nel Novarese, ndr) abbiamo organizzato il ritorno in Marocco. Ancora, alcuni rappresentanti della comunità musulmana locale sono donatori di sangue tramite l’Avis".

E se l’obiettivo dell’associazione è quello di "essere partecipi, fare comunità e aiutare gli altri", l’appello lanciato in vista della semifinale dei Mondiali Francia-Marocco è "tifare e festeggiare in maniera responsabile, senza raccogliere provocazioni". A San Giuliano i residenti di origine marocchina sono 530 su una popolazione straniera complessiva di 7.322 persone; a Melegnano sono 282.

 

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