Marocco, è qui la festa Mille tifosi invadono corso Buenos Aires tra fumogeni e cori

Caroselli e fuochi d’artificio per il passaggio ai quarti del Mondiale. Corteo improvvisato da Porta Venezia a Loreto, traffico bloccato. Ora la sfida contro il Portogallo per la semifinale. Sabato si replica?

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di Nicola Palma

Ormai è ufficiale: la comunità marocchina di Milano ha eletto corso Buenos Aires a teatro dei festeggiamenti per gli inaspettati successi della Nazionale allenata da Hoalid Regragui. Dopo il passaggio alla fase a eliminazione dei Mondiali, ieri pomeriggio un migliaio di tifosi ha concesso il bis, riversandosi in strada dopo la vittoria ai rigori contro la Spagna.

Il penalty alla Totti del terzino ex Inter Achraf Hakimi è stato come lo sparo dello starter: la marea rossa ha letteralmente invaso l’arteria più importante della città sia a piedi che in macchina. Trecento sono arrivati da piazza Gae Aulenti, dopo aver assistito alla partita sul maxischermo; altrettanti sono usciti dai locali di Porta Venezia e hanno iniziato a cantare e abbracciarsi in mezzo alla strada. Nel giro di pochi minuti, la circolazione è andata completamente in tilt, anche se insolitamente gli automobilisti incolonnati nella ressa non hanno avuto granché da ridire, nonostante la malcelata invidia per chi in Qatar ci è andato: in molti hanno tirato fuori lo smartphone per immortalare il momento, altri hanno salutato con sorrisi di approvazione la folla in delirio. Poco dopo le 19, sono partiti i primi fuochi d’artificio, seguiti da fumogeni e cori di "Popopopo" (che dolci ricordi...). Poi il corteo improvvisato ha iniziato a muoversi compatto verso piazzale Loreto, sorvegliato in testa e in coda dagli agenti di Digos e Reparto mobile. Arrivate a destinazione attorno alle 19.40, le prime file hanno fatto subito dietrofront: "Duomo, Duomo", ha urlato qualcuno per raggiungere i 250 che hanno scelto di riunirsi all’ombra della Madonnina.

Alla fine, però, il serpentone si è fermato nuovamente all’angolo con via Boscovich per continuare a gridare di felicità. Sabato il Marocco sfiderà il Portogallo, che in serata ha asfaltato la Svizzera. Inutile dire che in caso di nuovo successo (i fan di Sabiri e compagnia sono autorizzati a fare gli scongiuri del caso) corso Baires diventerà una volta di più l’accogliente cornice della torcida nordafricana.

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