Piazzetta Reale concessa a cannoni e aerei da guerra. E la Madonnina resta fuori

Il Comune nega lo spazio per la mostra della copia di Massimiliano Mingoia

In un rendering l’immagine della struttura ideata per ospitare la mostra dedicata alla Madonnina

In un rendering l’immagine della struttura ideata per ospitare la mostra dedicata alla Madonnina

Milano, 23 febbraio 2015 - Ci sono stati aerei da guerra e cannoni, una montagna di sale targata Paladino e i nuovi autobus dell’Atm. Ma in piazzetta Reale non ha trovato ospitalità una copia della Madonnina che troneggia sul Duomo, il simbolo di Milano. L’idea della Veneranda Fabbrica del Duomo di posizionare proprio lì, in piazzetta Reale, a pochi passi dalla Cattedrale, una statua «gemella» della Madonnina durante i sei mesi dell’Expo è stata bocciata dal Comune e dalla Sovrintendenza ai beni architettonici. L’assessore alla Cultura Filippo Del Corno e il sovrintendente Alberto Artioli dicono all’unisono «no a piazzetta Reale, sì a piazza Fontana». Un’alternativa che non ha convinto i responsabili della Veneranda Fabbrica, che hanno deciso di esporre la copia della Madonnina all’interno del Duomo. Caso chiuso? Macché. Giorgio Cioni, ideatore del progetto della «seconda» Madonnina, ha parlato di «decisione miope» da parte degli enti pubblici.

La mostra delle forze armate di fianco al Duomo

Artioli motiva così l’indicazione della Sovrintendenza: «È vero, abbiamo sollevato perplessità sull’occupazione di piazzetta Reale con un allestimento del genere durante l’Expo. L’architettura della piazzetta Reale non va “oscurata’’. La piazzetta ormai è frequentata da migliaia di visitatori che devono accedere al polo espositivo all’interno di Palazzo Reale. Alla Veneranda Fabbrica è stata proposta in alternativa piazza Fontana, che andrebbe benissimo. Si tratta di una valutazione condivisa con il Comune». L’assessore De Corno è sulla stessa posizione di Artioli. E quando gli si fa notare che piazzetta Reale, nel corso degli anni, ha ospitato persino caccia da guerra e montagne di sale, replica: «Durante l’amministrazione Pisapia non sono mai stati previsti lì allestimenti tanto invasivi. Mettere in piazzetta Reale aerei da guerra è stato un obbrobrio, mentre la montagna di sale di Paladino era un bell’allestimento, ma è stato realizzato in un momento in cui a Palazzo Reale non c’erano tutte le mostre attualmente in programma».

massimiliano.mingoia@ilgiorno.net

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