Manager interrogati Ma non rispondono

MILANO

Si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia Giovanni Battista Pizzimbone, l’imprenditore ligure 56enne finito in carcere nei giorni scorsi per bancarotta e market abuse, ex presidente ed ex fondatore di Biancamano spa, ora in amministrazione straordinaria. L’inchiesta è del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, coordinata dai pm Roberto Fontana e Luigi Luzi, sul dissesto del gruppo di rilevanza nazionale che opera nel settore di raccolta e gestione di rifiuti in vari Comuni italiani. L’indagine ha portato ad un sequestro da 4 milioni di euro e ai domiciliari anche Massimo Delbecchi e Alessandra De Andreis, il primo ex ad, tra il 2006 e il 2018, di Biancamano e pure ex presidente di Aimeri Ambiente, e la seconda ex ad tra il 2016 e il 2020 di Energeticambiente. Anche gli altri due arrestati, sempre interrogati dal gip Raffaella Mascarino, hanno deciso di non rispondere alle domande. Pizzimbone, ha scritto il gip nelle oltre 70 pagine del provvedimento, con una "spiccata capacità criminale" avrebbe svuotato le "casse del Gruppo in stato di dissesto".

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