Manager affiancate dalle studentesse: "Con le ragazze per sviluppare talenti"

Da Marcegaglia alla stilista Ferretti, via al progetto pilota: 267 donne di successo con 555 “under 30”

L’assessora alle Politiche per il lavoro del Comune Alessia Cappello

L’assessora alle Politiche per il lavoro del Comune Alessia Cappello

 

Dall’industriale Emma Marcegaglia alla Ceo di Pomellato Sabina Belli, dalla stilista Alberta Ferretti alla rettrice delle Bicocca Giovanna Iannantuoni. Sono oltre 267 le professioniste donne che hanno aderito gratuitamente al “Mentorship Milano“, il primo progetto di empowerment femminile nato all’interno delle azioni del Patto per il Lavoro, che vuole creare una rete tra donne che hanno raggiunto posizioni apicali in diversi settori e giovani tra i 16 e 30 anni per far acquisire loro "maggiore consapevolezza sul proprio talento, sulle proprie aspettative e prospettive e orientandole così all’interno del mondo del lavoro". Un’iniziativa pilota che vuole contribuire a ridurre il gender gap, promuovere l’occupazione femminile e anche prevenire il fenomeno di “rinuncia” alla carriera, come previsto dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Alla chiamata del Comune hanno risposto in totale 555 ragazze. Ieri per la prima volta, a Palazzo Marino, alcune di loro hanno incontrato la mentor di riferimento appartenente ai mondi più diversi del lavoro: imprenditoria, design, moda, cultura, giornalismo, start up, professioni e istituzioni pubbliche.

Con loro inizieranno un percorso di almeno tre incontri nei prossimi sei mesi per “educarle“ all’ambizione, alla scoperta, coltivando i propri talenti. Gli accoppiamenti sono stati fatti seguendo le preferenze d’ambito dichiarate dalla ragazze, che per partecipare non avevano bisogno di nessun requisito di studio o esperienza lavorativa particolare, se non rientrare nella fascia d’età 16-30 anni e essere residenti o domiciliate a Milano e provincia. "È un’iniziativa visionaria. L’empowerment femminile è un percorso che ha ancora tanti ostacoli e il gender gap sul lavoro è tutt’ora una questione irrisolta – racconta Sabina Belli, Ceo Pomellato -. La condivisone di esperienze e know-how intergenerazionale attraverso la mentorship credo sia una modalità che possa generare consapevolezza e aprire prospettive per un futuro più inclusivo e ambizioso per la prossima generazione di talenti italiani che è nostro dovere coltivare e ispirare a pensare al di là delle limitazioni imposte o percepite".

Tra le donne ai vertici coinvolte ci sono anche la dg della Triennale Carla Morogallo, la presidente Rai Marinella Soldi, Viviana Varese, Maria Porro, Costanza Cavalli Etro, Maria Luisa Trussardi. "È per me motivo di stimolo ed orgoglio sostenere ed orientare l’entusiasmo di ragazze che desiderano lavorare nelle istituzioni, al servizio della collettività e del bene comune", sottolinea la viceprefetto di Milano Alessandra Tripodi. "È la prima volta in assoluto che una pubblica amministrazione realizza in Italia un progetto rivolto a una platea femminile così vasta – sottolinea l’assessora al Lavoro del Comune di Milano Alessia Cappello – l’idea mi è venuta ascoltando i dubbi e le incertezze di tante giovani rispetto al loro futuro e cercando una risposta concreta al problema del gender gap nel mondo lavoro". Al primo incontro ha partecipato anche il sindaco, Giuseppe Sala: "La cosa positiva è la generosità di tante mentor che donano tempo ed esperienza a chi vuole imparare".

 

 

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