Mamme coraggio e problemi da non tralasciare

Susanna

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Il nuovo record negativo di nascite registrato nel 2020 in Italia, su cui ha influito anche la pandemia da Covid 19, lo conferma: diventare mamma oggi è una scelta coraggiosa. E anche per chi lo è diventata ormai tempo fa non è un periodo facile. Ieri come oggi, però, le madri non si perdono d’animo e trovano sempre il modo di donare un sorriso ai figli e al partner. Insomma, sono il vero fulcro della famiglia ed è importante rimarcarlo in occasione della loro festa, in calendario domani. A regalar gioia alle mamme è soprattutto vedere i figli felici e crescere sani. A volte, sono turbate da problemi anche non seri. "Rispetto agli anni scorsi, il distanziamento e l’uso delle mascherine hanno comportato una riduzione dei casi di malattie respiratorie. D’altro canto, la maggiore sedentarietà conseguente alle misure adottate per contenere la diffusione del Covid 19 ha provocato un incremento di piccoli con stipsi ostinate ed enuresi (che fanno la pipì a letto, ndr)", sottolinea la dottoressa Gabriella Aceto, specialista in pediatria, Unità Operativa Universitaria Bruno Trambusti, Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Di enuresi si può iniziare a parlare non prima dei 5-6 anni. "Occorre non sottovalutare il problema. A una certa età, il disturbo va affrontato anche dal punto di vista comportamentale, perché spesso alla base ci sono consuetudini scorrette: la tendenza a trattenere la pipì, le abitudini di non andare in bagno prima di dormire e di tenere posizioni scorrette mentre si urina, la cattiva gestione dell’introito dei liquidi e del cibo. Infatti, anche l’intestino ha un ruolo importante nell’enuresi, spesso causata da problemi di stitichezza", spiega la dottoressa Mariangela Cecchetto, dirigente ospedaliero, Chirurgia e Urologia pediatrica a Verona. "L’enuresi è un problema sociale che non va lasciato a se stesso. È importante che le mamme sappiano che esistono trattamenti per affrontare questo disturbo, impostati prima dal pediatra, poi dai centri specializzati. Una corretta informazione permette di comprendere al meglio il problema e di recepire le aspettative terapeutiche per un disturbo di non immediata soluzione", conclude il dottor Luca Landi, SODC Urologia Pediatrica, Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze.

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