"Mamma licenziata perché allergica"

Battaglia dei sindacati per una ex dipendente del San Raffaele

"Ho 51 anni. Da quando ne avevo 23 lavoro al San Raffaele, quindi da ben 28 anni. Dove la salute dovrebbe essere al primo posto, si licenzia per motivi di salute". Sono alcuni dei passaggi di una lettera scritta da una ex dipendente dell’ospedale San Raffaele e consegnata ieri dai delegati sindacali al nuovo amministratore delegato, Andrea Urbani. Allegata alla lettera anche una poesia, scritta dalla figlia 18enne delle donna per descrivere "il difficile momento che stiamo vivendo". Una vicenda definita "surreale" del sindacato Cub, che ha denunciato la vicenda. La donna ha una "allergia al lattice" che in passato ha comportato il suo trasferimento dall’ambito sanitario a quello amministrativo. "L’ultima volta mi trovavo negli uffici della Fisica sanitaria quando sono ricomparsi i sintomi – scrive la donna – il viso pieno di bolle, occhi rossi e non riuscivo più a respirare. Dopo il referto del pronto soccorso, la medicina preventiva ha sospeso il mio giudizio di idoneità (...) la direzione del personale ha assegnato le mie mansioni a una collega e stava cercando per me una nuova collocazione". È rimasta a casa in attesa di ricevere un nuovo incarico ma, il 16 maggio, secondo il suo racconto si è trovata destinataria di una lettera di contestazione disciplinare per assenza ingiustificata. È scattato, poi, il licenziamento. "Mi hanno licenziata per i miei motivi di salute – spiega – e perché ho denunciato i problemi di sicurezza nel mio luogo di lavoro". La donna ha quindi impugnato il licenziamento, e ieri i sindacati hanno organizzato un presidio davanti all’ospedale in suo sostegno.

A.G.

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